MAGGIO 151 ancora una voita l’antico e il moderno, la tradizione c l’av-venire, si fondono in un quadro pittoresco ed armonico. La benedizione di San Cristoforo per gli automobilisti è ormai consacrata nella liturgia e nella iconografia. In qual-che Chiesa francese, ove l’Arte Sacra è più audace che da noi, non si è esitato ad effigiarlo con la mano appresa al volante di una poderosa macchina, perchè non vi sia dubbio sul compito assegnatogli nelle gerarchie taumaturgiche. Nella Chiesa milanese di San Giovanni Battista l’effige è ancora quella tradizionale. Il gigante pagano della Licia che si chiamava Reprebo — afferma la leggenda — fu preso dal desiderio di servire, il più potente del mondo, e non gli fu diffìcile, in quei bassi tempi nei quali Satana usava bazzicare sulla terra, arruolarsi tra le schiere diaboliche. Ma un giorno, che alla sola vista di una Croce, più di mille cavalieri infernali, coi quali egli cavalcava, si diedero a fuggire terrorizzati, Reprebo capì che esisteva uno più potente di loro. Ed andò perduta mt-nt-p Mia sua ricerca. Gli fu detto che soltanto con l’esercizio della carità lo avrebbe trovato e fu per questo che si allogò presso un fiume impetuoso per traghettare 1 viandanti; finché gli capitò di portare dall’una all’altra riva un tenero fanciullo che quando l’ebbe issato sulle spalle parve pesasse quanto tutto il mondo. E la divinità del fanciullo gli si palesò subito con una luce prodigiosa e con l’improvviso rinverdire del bastone. Per questo, dopo il martirio e l’ascesa tra i beati, i fedeli ne disseminarono le immagini sopratutto presso i fiumi e le strade, ove più pericoloso pareva il viaggiare, finché l’automobile non parve rappresentare il rischio maggiore, anche perchè incombe tanto su chi ci va sopra, quanto su chi può andar sotto.