stirebbono poi più agevolmente le loro conserve che i nemici legni. Quando poi fusser tanto lontane che il vento potesse pienamente servire et urtato che le prime havessero le galee inimiche, non potendo all’hora valersi dell’avvantaggio di trapassare ad investire et circondare di dietro quell’Armata, rimarrebbono inutili. Che havendo elle dato dentro alle galee de nimici con l’avvantaggio del vento, nel voler trapassare bisognerebbe calar già le vele et verrebbesi all’hora nel investire essi inimici dalla parte di dietro, a volgere la prora di necessità incontro al vento et a metter quelli di sopravento. Onde non si potrebbe far cosa che giovevole fosse. Inoltre nel metter le vele a basso et nel trapassare dal detto lato, essendo il mare gonfio et il vento impetuoso, sarebbe miracolo che ciò si potesse far senza intricho et disordine grande et tanto maggiormente anchora havendosi ad attaccare la pugna in un canale che pur nel mare aperto men greve verrebbe ad essere il male. Il mio Capitano adonque venendogli occasione di far giornata in sì fatto tempo egli solo attenderà a pigliarsi l’avvantaggio del vento, dando l’ordine che ho detto alle galee. Et se ben l’inimico maggior numero di legni havesse, non deve punto temere, essendo dal suo lato l’avvantaggio del vento, perciochè nell’istesso tempo con grandissima difiicultà può una galera esser investita da più d’un altra, perchè, urtati che si sono insieme, il mare et il vento subbitamente gli attraversano et allargano. Et se due o tre galee si avvicinano insieme per assaltare una nemica, hallora li rimane, ritrovandole così ristrette, le combatte et oltraggia siffattamente che elle ricevono più danno che esse non fanno a’ nemici. Hora perchè rare volte adviene che con tempi turbati si possono far giornate degne di memoria, conciosiacosachè le memorabili giornate si fanno di comune volontà de nemici capitani. Onde se necessità l’una delle parti non li sforza, si procaccerà quasi di continuo da ambedue di commetterla nei tempi buoni et quieti. Havendo io fin qui dimostrato assai bastevolmente come il Capitano si deve reggere quando è astretto [252]