non intendono scaricare le loro artigliane se non nel medesimo tempo che si dee investire le galee inimiche, fanno che per insino a tal tempo le loro genti se ne stiano basse et distese nelle balanze et sopra alle balestriere nè permettono che alcuno stia in piedi di dietro alle sbare nè altrove, in modo che è pressoché impossibile che alcun sia tocco da colpo d’artigliaria. Perciochè li estesi nelle bilancie vengono ad essere quasi che coperti dal mare, essendo si può dire la galea attuf-fata fino a quel segno d’altezza in esso. Et a me pare poi che una palla . nimica possa ferir giammai nel vivo di una galea, considerando che ella così poca parte ne mostra fuori dell’onde, et percuotendosi nei i suoi morti, essendo le genti assetate (come si è detto sopra) il vivo che si rimane quasi che in tutto coperto dal mare manco possono temere di rilevarne offesa. Nè molto importa se bene alcuno di quei colpi vi percuotesse qualche parte di palamento, perciò che essendo poco discosto non si resta per quello benché alquanto più lentamente d’investire, overosia che data la non grande distanza a cui si trovano le galere, la perdita di una parte dei remi non può impedire che si vada ad investire anche se con minor velocità. Poca perdita ancora per simile cagione degli albori et delle antenne, perciochè la rovina loro, quantunque ella non possa venire senza danno et morte di alcuno, non fà che per tale accidente una galea si debba porre in disordine et sgomentarsi. Aggiongo ancora che cominciandosi a battere un’armata in gietto del suo maggior tiro, sparato il primo colpo, avanti che si torni a caricar di nuovo, si rag-giongono le galere nemiche et allora quelle sono tanto vicine che convenendo al bombardiere per far questo offitio mostrarsi sopra la palmeta tutto scoperto ai nemici, è molto agevol cosa che esso allora da qualche archibuso possa esser offeso et morto. Onde quando nè è più bisogno all’hora meno si può adoperare l’utile del cannone senza, come di rado avviene, che il mare all’hora che si attendi a cotali in-stromenti sifattamente sia in calma che esso qualche poco le onde non [246]