Non negaremo già (aggionse il Contarini) che non fosse bella et ingegnosa astutia quella che usò Mr. Gio. Batta Giustiniano il quale ritrovandosi con la sua sola galera della qual era sopracomito da molti vascelli nemici fuggi. Era questo gentilhuomo con la detta sua galera nell’Arcipelago dove havendo scoperto alcune fuste di lontano che l’avvicinavano ad investire, nè veggendo al suo scampo rimedio alcuno s’imaginò prestamente di fingere di essere galera di guardia di un’Armata onde fece riporre dietro una ponta che gli era vicina lo schifo della sua galera et acconciarvi dentro l’arbore di trinchetto et sopra giunti altri tavolati di galera accomandati in guisa di zattera fece porre l’antenna del detto trinchetto a modo di arbore et facendo nello schiffo et nella zattera montare alcune trombette che esso haveva in galera, ordinò che l’uno et l’altro di detti inganni si tenessero vicini alla detta punta et che tanto solamente si lasciassero dalla longa scoprire che ad ambo dui si vedessero le cime et non più degli arbori, imponendo similmente ai trombetti che quanto più potessero facessero dalla longa sentir il suono delle loro trombe. Le fuste che di lontano venivano ad assalire il Giustiniano fat-tosegli alquanto più presso immediatamente scopersero la mostra che facevano gli inganni et sì per quella che per il suono delle trombe si diedero agevolmente a credere che qualche grossa armata di galere fosse dietro a quella punta nascosta et tanto più ciò credettero quando videro il sopracomito haver drizzata la prora della sua galera incontro di essa et vogar alla volta loro come volesse assaltarli, onde più sano consiglio loro parve di tornare a dietro prestamente. Il che vedendo il Giustiniano per maggior sicurtà sparò loro dietro un pezzo d’artiglieria et salvò in questo modo honoratamente, sè stesso, il suo honore, le genti et la galera. Il simigliante (aggionse il Cappello) fece il nostro Mr. Lorenzo Sanuto; trovandosi esso parimenti nell’Arcipelago con la sua galera, perchè essendo scoperto da sette fuste, finse altresì anco lui di essere a»