288 SAGRE, FESTE E RITI sa, attuale centro di culto del Santuario che richiama, ogni cinque anni, gran folla di pellegrini che nel Santuario go-dono pure di ospitalità), per le caratteristiche processioni e cerimonie. 11 turista italiano o straniero deve visitare Oropa, perchè oltre a rappresentare il massimo Santuario alpino della Cristianità, offre ai cuori mistici, agli innamorati della natura, un fascino veramente indimenticabile. Una strada pittoresca porta lassù, attraverso ai paesetti di Cossila e del Favaro. Al Santuario dell’antica e perenne Fede, la città è pure congiunta da una ferrovia elettrica, dotata di abbondante e modernissimo materiale rotabile, che effettua numerose corse giornaliere; una ogni tre quarti d’ora. In certe domeniche estive, quando giù in pianura il calore inebetisce i cervelli, i turisti e i pellegrini convenuti al Santuario d’Oropa superano i 28 mila. Ma bisognerebbe che tutti potessero aver la fortuna di salire in un giorno e-stivo sereno e chiaro, per sentire l’onda di soave e mistica poesia che si effonde dal bianco ospizio di Fede, a cui chiesero ispirazioni d’arte e di bellezza tanti spiriti eletti, come Giovanni Camerana, Lorenzo Delleani, Giuseppe Gia-cosa e Giuseppe De Abate. Vicino al Santuario è la stazione di partenza: in pochi minuti si è portati presso il laghetto del Mugrone, a circa 2000 metri; un carrello sale e l’altro scende continuamente. La valle è sempre sgombra di vapori; la corona dei monti s’intaglia nitida nel cielo; si può salire alle vette del Mucrone, del Mars, del Monte Rosso, del Camino, del To-vo: altezze varianti fra i 2600 metri. Ogni vetta ha un panorama ampio, vario, incantevole. Da quegli eccelsi belve-