N O T li 1) AIbMjlur di mbliinj, chiudere, alb. sic ( = tosko mbiit). Si dice anche mbuliinj = mbeliinj — mbliinj. L’illustro A. Dozos (¡Ma-nati de la Ungue cbUpe Ou albanaise—Pari?—Ernest Leroux, éditeur tS-jS) a p ig. 50 del Vocabulaire albanais — français, noi 1 ¡4 forma mbulj, mbilj. Col pirt. mbuìjtur e mbuljur. *) Çkluba. vezx. (klùbes^a: questa voce è interpretati fucile, arma da fuoct, o clic esplode; forse anticamente vaieva Varco: essa mostra relazione col t'. çkreh=ii> esplodo un’arma (Hh. (kref gli., tfkre tsk.) V. Cam. op. cit. App. p. 16}, nota 94*. s) Vole plur. invece di volra da to/(i) «=grec. mod. póXtOV, palla da schioppo, c(r- (ÜXXm, {toXïi e con il toslc. ttvolji— la zolla, gleba. » Cam. op. dt. p. 148, noia 18*. Io credo che questa parola abbia relazione con volja = ghjaja— pietruzza levigata con cui giocano le fanciulle.—Vedi il cinto intitolati Çkùrtasxil. <) Smiè — non più; la s privativa su in vece dì as —ni; perei* smii — as mt<; sdii = as dii = non so, non sai, non sa. In Piana comunemente si dice jo mil = no (n) più; mentre davanti ai verbi si usa la particella negativa ngbi ovvero nèngchè=non; ngebi dii — non so ecc.; quando però una parola è di significato contrario ad un’altra, si usa la s privativa in composizione es. bunj = io faccio, e sbunj — io non faccio. 82 *») I versi riguardanti Nik Petta riportati dal Dorsi p. 7$ pP* ;t. (vedi la nota della IX* rapsodia) farse si riferiscono a questi wtntura del nostro guerriero; la quale dovette fare grande im-ressione, tanto che rimase proverbiale. In Piana tuttora si dice, non so se anche nelle altre colonie): e Udhin si Sik ¡’elle», cioè h Itgitrono come OLii Petta.