318 SAGRE, FESTE E RITI Altre feste del vino, Roma celebrava in aprile e in a-gosto ed avevano origine dalla tradizione, riferita da Ovidio, che Dumo, per accaparrarsi il valido aiuto di Mesenzio, gli promise il prodotto di vino dell’annata ed Enea volle superarlo promettendo a Giove tutto il prodotto di vino dell’intero Lazio. In tempi più a noi vicini Marcantonio Colonna, a Marino, riesumò le feste dell’uva e più tardi, le regioni italiane istituirono le « Sagre vendemmiali » del Piemonte, della Toscana, della Sicilia, della Sardegna, delle Romagne, delle Marche, degli Abruzzi. Fontane che versarono vino in particolari feste romane se ne ricordano parecchie : la tradizione attribuisce ad un imperatore romano fiumi di vino che sgorgavano dalle froge del cavallo di Marco Aurelio sul Campidoglio. E gli ambasciatori della Francia e di Spagna facendo per la prima volta il loro ingresso a Roma, con lungo corteo di carrozze, di cortigiani e di servitori, mentre nel palazzo a loro assegnato si compiva la cerimonia ufficiale dell’insediamento, provvedevano a far gorgogliare il vino dalle fontane nelle piazze sottostanti. Qualche Papa offerse ai romani il bacchico tripudio, facendo versare vino dalle bocche dei vecchi leoni numidici sdraiati ai piedi della scalea del Campidoglio, tanto che celebri sono rimaste quelle per la incoronazione di Papa Innocenzo X e di Clemente X. La festa dell’uva che viene celebrata il 28 Settembre è dunque la ripresa di una lieta tradizione romana.