giati a colonne binate, ionico in basso e corinzio superiormente, è costituito al piano terra, a carattere « rustico », da un triplice ar-cone centrale a bugnato, corrispondente nella parte di mezzo all’androne, e da due massicci corpi laterali, in cui si aprono le finestre dei mezzanini, che nell’invenzione architettonica delle colonne doriche a zone con timpano a conchiglia, sostenute da grossi mensoloni, rievocano tipi e forme della massiccia fabbrica di Zecca. Dietro al vasto androne terreno, si apre in corrispondenza del grandioso portale che serve di accesso per via di terra, un ampio cortile quadrato, lungo le cui facciate si svolgono nei vari piani, i corrispondenti ritmi architettonici del prospetto principale, adattati a formar all’ingiro comodi ed ampi terrazzi. Anche l’allestimento interno delle grandiose sale, fastosissimo, celebre per la ricchezza delle suppellettili, dei dipinti, delle ornamentazioni, costituiva un insieme veramente regale, degno della fama e della ricchezza di questa fra le più potenti famiglie patrizie veneziane. III. - OPERE SANSOVINIANE DALLA SCVOLA DELLA MISERICORDIA ALL’ARSENALE LA SCUOLA GRANDE DI SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA (fig. 16. -17.). Da Rialto, seguendo la strada che conduce ai Santi Apostoli, per la Via Nuova Vittorio Emanuele, si giunge alla Chiesa di S. Felice e di qui volgendo a destra per la stretta fondamenta omonima, si arriva in pochi minuti ad uno dei siti più pittoreschi di Venezia, ove sorge il massiccio colosso scuro della Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia. « Grantezon che coverze meza la cittadinanza », chiama la Scuola nuova della Misericordia un anonimo assai vivace scrittore contemporaneo autore di una « Fantasia composta in laude de Venesia », edita nel 1582. E infatti fra le architetture ideate dal Sansovino è certo questa una delle più grandiose e vaste fabbriche a cui egli abbia posto mano. 75