V.- LE DVE “ MADONNE COL PVTTO” DEL MVSEO CORRER E DELLA CA’ D’ORO (GIÀ NELLA CHIESA DELLE ZITELLE) In due collezioni pubbliche, nel Civico Museo Correr ed alla Ca’ d’Oro si conservano due sculture di Jacopo Sansovino, due rilievi di « Madonna col Putto» dai quali l’arte del Sansovino ci appare alquanto diversa per concezione e per esecuzione. LA MADONNA COL PUTTO DEL MUSEO CORRER (fig. 33). Tl rilievo che si vede esposto nella sala XXXV del Museo Correr, in -*• Palazzo delle ex Procuratie Nuove di Piazza, è un esemplare di una serie numerosa di rilievi in cartapesta e stucco policromato e dorato, che il Sansovino veniva preparando secondo una sua particolare ricetta e di cui si conservano alquante repliche in collezioni pubbliche di Europa, a Parigi, a Berlino, a Budapest ed una ben conservata e firmata a Vittorio Veneto, nella Chiesa di Sant’Augusta. Questo è l’unico esemplare conservatosi a Venezia, pervenuto in dono al Museo dal proprietario dell’altarolo ligneo, di cui questo rilievo costituiva appunto l’immagine di devozione, altarolo rimasto murato fino a pochi anni fa, in una località remota, in Corte Scotti, vicina a Campo san Luca. Il tipo classicheggiante, matronale della Vergine, la ricerca di grandiosità nella linea e nel panneggio, la struttura vigorosa, erculea del Putto, mostrano come modelli di ispirazione romano-michelangio-lesca abbiano dovuto agire sul Sansovino nel comporre e plasmare questo suo rilievo o meglio questo gruppo di simili rilievi: nei quali ripreso il motivo compositivo della Madonna col Putto in atto di fissare l’un nell’altro lo sguardo, motivo di origine pisana e di scuola do-natelliana, il Sansovino riuscì ad imprimervi un carattere di maggiore classicità di tipo e di linea. Forse è dinnanzi a qualcuno di questi rilievi che il Marcolini, stampator forlivese, scrivendo all’Aretino e-sclamava: « ... pare si beeno santissimamente l’un l’altro con gli occhi...», e ne esaltava la rarità e la bellezza. LA LUNETTA DELLA CA’ D’ORO, GIÀ’ NELLA CHIESA DELLE ZITELLE (fig. 34). Ad ornar la Ca’ d’Oro, fra le opere d’arte che costituiscono la cospi cua Galleria del Barone Giorgio Franchetti, è stata portata da po- 87