266 SAGRE, FESTE E RITI Tanto Tollo quanto Villamagna, in occasione di feste religiose, solennizzano, con parate e battaglie, storici avve-nimenti, dai quali vittoriosamente scaturì la propria libertà e terminò l’odiosa dominazione dei Saraceni. Villamagna, festeggiando la seconda domenica di luglio la patrona Santa Margherita, organizza una fedele riproduzione storica della vittoria riportata sui Saraceni. Tollo ripete la stessa rappresentazione la prima domenica di Ottobre in occasione della festa della Madonna del Rosario. Inutile dire che una folla enorme assiste a queste caratteristiche e storiche rappresentazioni, e non pochi sono gli stranieri che arrivano in carovane da ogni parte d’Italia. Tito Battaglini così descrive la strana usanza del popolo di Villamagna nel festeggiare la sua Patrona: « Dopo la messa solenne e la processione, la popolazione festante si porta all’ingresso del paese dove, finito il bombardamento di bombe e castagnole, si vedono arrivare, parte a piedi e parte a cavallo, fra squilli di trombe e luccichio di sciabole sguainate, fra tutto uno sfarzo di turbanti e di elmi scintillanti, con pennacchi variopinti al vento, i Saraceni, rappresentati da giovani contadini camuffati da turchi con ispidi baffi e cipigli feroci, vestiti, una volta, alla meglio e con le più svariate e fantastiche divise militari, oggi, per iniziativa e cura podestarile, con le uniformi dell’epoca. Ad un tratto appare la statua di Santa Margherita con una trave fiammante di stoppa, pece e castagnole accese. 1 Saraceni a siffatta apparizione improvvisa vengono presi dal- lo spavento e dalla paura, e battono in ritirata per ritornare in paese umili e pentiti a rendere omaggio devoto a Santa Margherita fra la viva soddisfazione delia popolazione.