244 SAGRE, FESTE E RITI suburbano, erano 24, poi alcune di esse furono soppresse e così oggi le '( Contrade », istituzione granitica sopravvissuta agli sconvolgimenti della Repubblica, sono in numero di 17, limitatamente al solo territorio urbano. Le loro insegne por-tano vari distintivi araldici ottenuti per concessione di sovrani e vantano alcuni titoli gerarchici e nobiliari. Quando il popolo, insofferente ormai di sottostare al potere dei « Nove », che tenevano il Governo della Repubblica, insorse vittorioso coi sanguinosi tumulti che ebbero i! loro epilogo il 15 Giugno 1482, riuscì ad ottenere il ritorno Patria degli uomini appartenenti al Monte dei Riformatori, allo scopo di riammetterli al potere, tanta fu la gioia per l’ottenuto intento che, oltre a processioni, funzioni religiose e Te Deum di ringraziamento, volle organizzare festevoli gare, nelle quali prevalse l’uso di concorrere alla vincita di un Palio (o Pallio), consistente in un drappo istoriato, a simbolo e ricordo della vittoria conseguita. Dapprima vi furono giostre, pugilatori e tornei, poi la Corrida de Toros, che mal si adattava, durante il periodo della influenza spagnuola, alle costumanze nostrane. Quindi la Corsa delle Bufale, alle quali fece seguito nei primi del secolo XVII la odierna festa del Palio. Dalla corsa con cavalli sciolti (in quanto i barberi attraversavano le vie principali della città, e che fu ripetuta annualmente per due secoli), si pensò ad organizzare la corsa con cavalli e fantini nella piazza del Campo, qual’è attualmente, salvo lievi modificazioni. Ogni anno il 2 Luglio e il 14 Agosto, Siena celebra quindi con grande pompa questa sua festa tradizionale, che ha un sapore di Rito. La bella austera città s’ammanta di bandiere, di drappi, di festoni e di insegne storiche. Ciò che