LUGLIO 243 ria, sembra svegliarsi col suo « Palio » da un sonno di se-coli; altera e grave come quando alle ventotto porte le sue donne erigevano, cantando, le barricate, contro il ladrone mediceo e gli alti palagi si popolavano di guerrieri, chiamati a raccolta, col rullo dei loro tamburi, dai vecchi del rione. Riguardo alle « Contrade » e cioè i rioni di Siena, la loro origine è incerta. Si ritiene sorgessero nell'oscuro periodo del Medio Evo, allorquando si costituirono i Comuni liberi. E’ certo però che nei momento storico meglio conosciuto del massimo sviluppo della Repubblica, si trovano costituite le divisioni territoriali e demografiche della città di Siena con un carattere civile e religioso, ma principalmente militare. Le Compagnie urbane, che assolvevano il compito delle pratiche religiose, che si esercitavano in tornei ed in competizioni di coraggio e di destrezza, accorrevano all’appello di un Comandante che si chiamava Capitano, allorquando necessità militari lo richiedevano, raggruppandosi sotto il vessillo del rispettivo Terziario. La città era infatti suddivisa in Terzieri denominati: Città, San Martino e Kamullia, che, a loro volta, si riunivano sotto il comando supremo del Capitano del Popolo, costituendo così l’esercito cittadino. La celebre battaglia di Montaperti del 4 Settembre 1260, in cui rifulse l’eroismo delle regioni senesi e che segnò il trionfo completo dei partito ghibellino, fu combattuta appunto con l’inquadramento e l’organizzazione sopra accennati. Si vuole che le Compagnie Senesi raggiungessero un tempo il numero di 60. In seguito, per ragioni di vicinanza, si raggrupparono e ciascun gruppo prese il nome di « Con-trada », assumendo nuova insegna e denominazione, desunta da figure araldiche e mitologiche. Dapprima, col territorio