190 SAGRE, FESTE E RITI arazzo luminoso rallegrante di sana poesia la serata delle fauste ricorrenze calatine. Muniti di lunghi fuscelli di paglia e fieno, allo sparo convenuto di una castagnola, con disciplina ammirevole in esseri della loro età, si lanciano tra i « coppi » sui gradini, e accuratamente e rapidamente danno fuoco agli stoppini delle lucernette, e in un massimo di dieci minuti o un quarto d’ora irradiano tutta la luce viva e tremolante che illumina e fa oscillare la colorazione dei singoli « coppi ». Vengono spenti allora i globi e le lampade elettriche accese lungo la « scala », e la folla stipata in Piazza Municipio e lungo il Corso Principe Amedeo può ammirare l’artistico miracolo di fuoco per la durata di varie ore. Mentre le bande, nelle piazze adiacenti eseguono scelti programmi musicali, intrecciando così le armonie delle note di grandi maestri all’armo-nia dei colori luminosi che dalla « scala » irradia. Chi fissa lo sguardo alla « scala » luminosa, e attento ascolta le dolci frasi musicali, ha perfetta la sensazione di trovarsi in un luogo d’incanto, in un paese di fiabe. La festa della « scala » richiama a Caltagirone una folla enorme di gente. A migliaia intervengono i campagnuoli in vecchi costumi. Abbiamo detto che la festa si celebra due volte l’anno. Ma non è infrequente il caso che la mirabile illuminazione della « scala » venga ripetuta in occasione di eccezionali avvenimenti.