146 SAGRE, FESTE E RITI sale, secondo alcuni storici al secolo XIV, secondo altri avrebbe avuto inizio, precisamente, nel 1283. L’elezione e la proclamazione del « Duca dei Cavolfìo-ri » avviene, ogni anno di Maggio, nel rione periferico di Legnaja, uno dei più popolosi e rumorosi rioni di Firenze. Come oggi esistono i floridi « Dopolavoro », Circoli di Divertimento o « Circoli ricreativi », così nel secolo XIV sorsero a Firenze le « Potenze festeggiarti ». Lo storico Gori così illustra queste « Potenze » : « Fu-rono compagnie somiglianti alle antiche brigate, che gioventù fiorentina soleva costituire per far pubbliche feste e allegrie e vestendosi tutti di una medesima divisa, andavano per la città facendo loro comparse ed armeggiamenti misti ad opere di beneficenza e di religione, terminando il tutto in solenni cene e banchetti ». Compagnie, dunque, di popolo minuto, democratiche, ma che agivano molto aristocratica-mente. Il prestigio di ciascuna « potenza », composta di cento e più soci, era infatti impersonato da un capo designato col pomposo titolo di imperatore, re, principe, duca, conte, marchese, signore, cui obbedivano ufficiali, dignitari e consiglieri. A render più viva e suggestiva la potenza di codesti improvvisati Signori, contribuivano i vistosi segni della sovranità, insegne, trono, baldacchino, trombe, tamburi, armi, alfieri abilissimi nel giocar con le insegne, e l’estensione più o meno grande del territorio assegnato a ciascuna « po• tenza ». Il prof. Sergio Cadeluppi, illustre folkorista, così scrive sull’attività delle « Potenze festeggiatrici ». « Per tutto il secolo XIV e nel XV le «potenze festeg' giunti » ebbero vita soltanto in Firenze, ma nei primi del