OTTOBRE 351 A sera quando le rocche brune della Verna si tingono di maggior grigiore e visitatori e pellegrini scendono per la foresta giù fino alla rotabile, fuochi intensi, illuminano il paesaggio veramente fantastico e mistico. LA « FESTA DEGLI ALBERI I\ TUTTA ITALIA La festa degli alberi è tipicamente italiana. Fu ideata e promossa nell’anno 1902 da Guido Baccelli, il grande di-nino romano, il benemerito propugnatore della bonifica del-l’Agro Romano, il geniale ideatore della Passeggiata Archeologica attraverso le zone monumentali edilizie di Roma. Alla festa degli alberi che si celebra in tutta Italia, con grande solennità in un giorno festivo, dell’ottobre o del Marzo, intervengono le Autorità e tutte le scolaresche. Nelle valli, nei piani e nei monti, fanciulli e fanciulle piantano nella terra feconda alberelli di ogni qualità, per restituire all’Italia quel patrimonio di boschi e di macchie di cui si fece scempio in tempi passati. Oggi i boschi d’alto fusto non occupano più una grande estensione come una volta sull’Appennino, boschi di faggi, di castagni, di lecci, di rovere e di magnifiche abetine; fra cui celebri quelle di Vallombrosa e dell’Abetone. Il pino, la più bella delle nostre conifere, basti ricordare i boschi stupendi nella Ma-iella, nella Sila, nell’Aspromonte e la celebre Pineta di Ravenna, non si salvò nemmeno dalla mania distruttrice. Ed