140 SAGRE, FESTE E RITI giare degli stendardi podestarili rosso gigliati: e al garrire dei gagliardetti nonaii fedelissimi, risponde il tremolio sonoro di mille e mille bandiere al vento. 11 corteo, si forma nel Chiostro di Santa Maria Novella e percorre, Via Banchi, Via Rondonelli, piazza di S. Trinità, Via Maggio, piazza Pitti, via Guicciardini, Ponte Vecchio, Via Lambertesca e gli Uffizi, fino sotto la Loggia dei Lanzi, con in testa il Connestabile dei Fanti della Signoria fiorentina, seguito dai fanti e dai valletti, dai trombettieri, dai Mazzieri, dal Gonfalone, dalle bandiere del popolo e di Parte Guelfa, la bandiera del podestà ed ancora dai fanti, e mazzieri e tamburini. E poi ancora sfilano TAraldo della Signoria, il Capitano di Guardia del Contado e distretto fiorentino, il Maestro di Campo, i capitani e gli alfieri delle squadre dei « Bianchi » e dei « Verdi »; i Giudici del Campo, i giuocatori verdi e quelli bianchi, il Maestro dei Musici; trombettieri, pifferi e tamburini, il Banderaio della Repubblica, i colonnelli, i capitani generali, i commissari dei quartieri, i Consoli delle Arti, i capitani delle compagnie a cavallo e i rappresentanti di tutte le arti ecc. ecc. In perfetta disciplina e formazione, il corteo storico si ammassa in Piazza della Signoria, dinanzi allo storico Palazzo e inneggia all’inizio della partita, e fra il rullar della musica i tamburi fiorentini, come nel sorgere di quel mistico ed eroico 500, intonano inni alla Patria in piena giocondità di forza e di giovanile gagliardia nel grande silenzio dell’incombente e suggestivo meriggio. Al giungere del corteo sulla Piazza sventolano tutte le bandiere; e le campane, e più forte il tradizionale « Campano » del Palazzo, suonano a distesa nell’aria serena e lu-