AGOSTO 295 residenti nella zona di loro giurisdizione celebrino con particolare solennità la festa della Madonna d'Agosto. I valdesi si ribellano all’ordine, e festeggiano sì il 15 Agosto, ma lo festeggiano secondo il loro rito, dando alla celebrazione uno spirito religioso, prettamente valdese. E da allora, per secoli, la festa continua. Ogni 15 Agosto, in una località comoda all’affluire di tutti gli abitanti valdesi, ha sempre luogo la celebrazione che trasse origine e motivo nel XVII secolo. I fedeli si riuniscono all’aperto e, dopo il sermone del Pastore più anziano, cantano i loro inni religiosi. Oggi la « Sagra del canto e della danza », mercè l’attività di tutte le autorità dell’Alta Valgermanesca, è ritornata a risplendere di poesia alpestre, eliminando ogni preconcetto campanilistico e ogni contesa fra le varie frazioni e specialmente ogni contesa religiosa. La gente di Valgermanasca, rude e taciturna, che per lunghissimi mesi è stata rinchiusa nelle stalle o nella freddissima casa ricoperta di neve, e che dalPaprile-maggio, più non si è concessa un’on di riposo, scende dall’Alpe soltanto in occasione della festa. Vuol rivedere la casa invernale, ritrovarsi con i compaesani, scambiare, con questo e con quello, le impressioni sull’andamento del raccolto, formulare propositi per il domani e commentare favorevolmente la battaglia montana impegnata. Seduta attorno ai rozzi tavolini, beve con gioia quel vino tanto desiderato che non può avere lassù sulla vetta e nella discosta Mianda. Beve, diventa allegra e ciarliera e canta. Una volta all’anno canta, e canta tutte le canzoni del repertorio montano ed alpino, soffermandosi, con particolare godimento, su quelle nostalgiche che parlano della terra e ricordano il passato