AGOSTO 287 Potenti riflettori illuminano la laguna. La folla che vi accorre, non solo da Venezia, ma anche dalle cittadine e paesetti vicini, è enorme. La riproduzione della « Battaglia di San Martino » al suono di musiche, di spari, viene accolta dalla popolazione veneziana e lagunare con grandi esplosioni di gioia e di lietezza. Non mancano i giuochi popolari, come l’albero della cuccagna, ad allietare la tradizionale festa veneziana. LA FESTA AL SANTUARIO DI OROPA Da Biella al Santuario d’Oropa, (il massimo Santuario alpino della Cristianità, che si trova ad oltre iooo metri d’altezza) non sono pochi i fedeli che si recano alla mani-festazione religiosa che per antico voto si ripete, ogni cinque anni, nella seconda quindicina d’Agosto. Ma numerosi sono 1 pellegrini che, per compiere il loro atto di fede valicano, nel cuor della notte, le montagne che dividono la valle della Rosa dalla Conca d’Oropa, percorrendo sentieri che si snodano ad un’altezza che varia tra i 1500 e i 2300 metri, e che richiedono dieci ore di cammino. L’origine del santuario rimonta al 369 quando S. Eusebio, Vescovo di Vercelli, costruì la prima rozza cappella per deporvi la statua di legno nero della Madonna di San Luca Evangelista. La pietà poi, delle successive generazioni, le offerte dei Principi, dei ricchi, eressero l’imponente Chie-