X 86 )C la lingua , e le narici con acqua ed aceto con entro le sopra nominate erbe con alcune bacche di Ginepro ammaccate . Fuori delle stalle sono profìcui i profumi di zolfo, ed anche dentro quando fossero cavati fuori gli Animali. Si avverte , atteso 1’ osservato disordine , di non tenere 1’ aceto in secchi di rame . V. In tutti i tempi il setone colla Radice di Eleboro nero fatto alla giogaia riuscì un grande preservativo , avendo cura di medicarlo dopo il tagliò con il Digestivo, e coprendo cori stracci la piaga per difesa delle mosche ; Per somma importanza si avvisa , che subito fatto il setone ad un’ Animale deve essere il ferrò ben mondato e lavato cori acquà bollente ; poiché se in qualche Bue vi fosse qualche principio nascosto del morbo , si potrebbono infettare tutti gli altri cori questa specie d’innesto j VI. Se il Bue delicatissimo agli odori non volesse bevere 1* acqua ordinaria coll’ aggiunta di uri poco di aceto, sarà molto bene pagata tà fatica di dargliene col corno almeno una boccia la mattina j ed un1 altra la sera cori uri .quarto di bicchiere di detto aceto per ogni boccia ; oppure alcune goccie di Acido Vitriolico riusciranno invece dell’aceto meno disgustose all’Animale, onde beve-re da se l’ordinaria sua acqua in cotal modo acidulata. VII,