202 SAGRE, FESTE E RITI dell’Assunta, a Teadino, è mèta di una folla enorme di re-ligiosi. Vi convengono da ogni parte della provincia di Foggia e anche da Napoli e dalla Calabria. I mezzi, per arrivare alla ormai storica Chiesa, sono i più svariati. Gli ammalati e cioè storpi, ciechi, paralitici si fanno trasportare in vetture e in carri infiorati; altri a piedi fanno chilometri e chilometri per implorare la «grazia»; altri a cavallo o su asini riccamente bardati. Ogni anno, il 13 Giugno, un gruppo di devoti porta al Santo un Giglio con lungo stelo ponendolo nella mano sinistra del simulacro. Il « Giglio » dopo la festa riprende vita, rifiorisce e attraverso lo stelo è una nuova linfa che arriva al fiore ravvivandolo. Questo fenomeno si ripete dal 1822 e nessuna spiegazione su esso si è potuta dare. La nicchia dove vi è la statua di Sant’Antonio, viene — non appena messo il Giglio — sigillata dalle autorità. E la folla bivacca, per quindici giorni, in Chiesa e salmodiando attende il « miracolo ». Spettacolo veramente grandioso di fede, che merita di assistervi. Dopo quindici giorni si apre la nicchia e si trova il Gt-glio più fresco di quando era stato colto, e con foglie nuove come se si trovasse in un vaso! Le manifestazioni che avvengono al momento del « Mi-racolo » raggiungono l’inverosimile. I casi di suggestione sono molteplici: degli storpi gettano, talvolta, le stampelle e si ritengono guariti, urlano per la gioia: altri malati si gettano a terra, colti da crisi epilettiche invocando la grazia : altri si percuotono, urlano, im-