MAGGIO 185 Maggio, vuol essere appunto una riproduzione, perfetta dal punto di vista storico, della battaglia sopradetta. Dopo aver scortata la processione, la Milizia esegue al comando del suo capo o « sargentiere » una manovra tattica usata nella battaglia contro i chietini: in una policroma di vestiti ed armati di alabarda o di spada, coloro che prendono parte alla manovra si muovono a zig-zag incessantemente; nella vasta piazza e sotto gli occhi di migliaia di persone, alcuni appiedati ed altri a cavallo, secondo che ricoprono il ruolo di semplici militi o di graduati. Il suono delle musiche e delle campane, il rullìo dei tamburi ed il frastuono degli spari, accelerano sempre più il fantastico carosello, che termina in una esplosione di evviva a Sant’Urbano. LA « FESTA DEL VINO » A MONTEROTONDO Questa caratteristica festa, se ha origini antichissime e pagane, è stata riesumata di recente e ciò si deve all’attività, veramente preziosa, dell’Opera Nazionale Dopolavoro. Si svolge l’ultima Domenica di Maggio a Monterotondo, i cui ricordi storici non saranno mai dimenticati dal popolo italiano. Infatti da Monterotondo le balde schiere garibaldine partirono per incontrarsi e battersi leoninamente contro le truppe francesi: e da Monterotondo partirono le squadre fasciste per rovesciare il regime demo-liberale. La (( Festa del Vino » a Monterotondo, dà occasione ai