- 96 - presenterebbero quattro malandrini miracolosamente pietrificati nel momento in cui stavano per contendersi colle armi le ricchezze rubate. Ma quante versioni su codeste sanguigne sculture che rOriente ci ha donate di buona o mala voglia ! Quanti Cesari e quanti figli di Re furono in esse riconosciuti da Pietro Vecellio, cugino di Tiziano, a Pietro Selvatico allo Zanetti ! Quante affermazioni e quanti pentimenti. E ancora ignoransi e il loro significato e la loro precisa provenienza. Quindi sono i motivi ornamentali marmorei, i mosaici, le sacre immagini che il popolo ha circondato dei fantasmi della sua immaginazione; è ad essi che ha attribuito, a suo modo, un contenuto politico, un segno annunziatore di grandezza, un indice di esaltazione cristiana e nazionale insieme. Nella figurina marmorea dell’arcone, la quale sta mordendosi le mani, egli ha visto l’architetto primo della basilica in atto di dolersi per non aver saputo fare una fabbrica superiore ad ogni altra ; nel mosaico pavimentale che raffigura la volpe legata per le zampe e trasportata da due galli, volle ravvisare Lodovico Sforza portato fuori dalla Signoria di Milano da Carlo Vili e Lodovico XII. ciò che fu tolto per veridico dallo Stringa e da altri, ignari che esso è un motivo ripetutissimo in cui la Volpe non è che il diavolo reso inoffensivo alla Chiesa; nei leoni di granito, importati da lontani lidi, ch’erano fuori della porta maggiore e che furono poi destinati alla cappella Zeno, tratta da una parte già tutta aperta del nartece, il popolo volle veder simboleggiata la forza repubblicana non meno che negli altri musivi, senza badare ai precedenti loro, alle età diverse.