- 33 - di umanità ; la parola è nel soffio calido della sua bocca... Ed ora la vòlta del ponte di Rialto, in cui si staglia una gran fetta di fantomatiche ombre, invita, invita... Il ponte è muto, il gondoliere è anche muto, ma — chissà — verrà giorno che scriverà le sue impressioni. Intanto suggerisce la vecchia canzone : Soto el ponte de Rialto giraremo la barcheta, cantaremo qualche arieta stralassando de vogar... Oppure quella pruriginosa del Lamberti : La biondina in gondoleta l’altra sera go menà, dal piacer la povareta la s’à in bota indormenzà. La dormiva su sto brazo, mi ogni tanto la svegiava e la barca che ninava la tornava indormenzar. «3? Il ponte dei sospiri. Qua la ricchezza, la pompa, la severità, la reggia — insomma — sfarzosa e pur pensosa; là le graduate colpe, le genti sotto il peso della condanna o dell’attesa del giudizio, ch’è pena anticipata. La parete carezzata dalla mano felice e sapiente dell’artista di contro ai massi squadrati, pesanti, ostili, sui quali le doppie sbarre danno un senso comprimente, stritolatore dell’umano carname. Respiro amplissimo 3 — Sintesi Veneziane.