274 eh’ era preiTo terra, tiraiTe con baie il re contro gl’inimici per foilenere i Tuoi. Ed in vero ingroflato l’oilile drappello, e meifoil furiofamente addotto i noilri , il rifcaldò per modo la fcaramuccia, che al di lei romore, ed allo ilrepito , che i maeilri facea-no nella fabbrica della bailia , tutto in un tratto fi videro moverii i Padovani, i Furlani, e gli Unghari , eh’erano in Chioggia dalla parte di terra, e i Genovefi con le galee dal fondo del porto. Da queilo Ambrogio Doria 5 e Napoleone Grimaldi incominciarono a bombardare le galee di Vettore, che più dell’altre {lavano efpoile. Da quella Pietro Doria, Giovanni Monteloro, e Bortolommeo Ghifilieri ufeiti per il ponte dalla Città, attaccarono il Becco, ed il Gallicano , e la battaglia fu di tale importanza , che impegnò nell’ azione tutta la Venet’armata. Il Doge ii mi-fe ad incoraggire i fuoi nel centro , ricordando loro le mogli, i figli, le foilanze , e la libertà , che tutte da quel dì dipendevano, il fimile fece il Pifani dalla fua parte, dov’eragli for-tito di metter da principio il difor- dine 27 5 dine nelle foldatefche di Pietro Do-ria, ticchè fu quefto udito riprenderle, dicendo: effere vergogna, che Soldati veterani il lafciafTero vincere da’ novelli, ed inefperti. Dal che prefo ardire l’efercito delta Lega, s’intefe-ro Sollevarti crudeliifime grida tra le fchiere Padovane, che il mifero a fchernire il nome del Becco , dicendo ad alta voce ,, dà al Becco , dà ,, al Becco tc. A queiìe grida quel Condottiere d’armi di queito nome, prefone fpavento , ti voi fé in fuga , e fuggendo, mentre voleaSalire s’una Veneta galea che itava preifo al lito, accadde , che nel momento , eh’ ei mife il piè Sopra il ponte , per cui ella comunicava con la baftia, la galea girò bordo per iScanSare l’impeto di altre due , che le venivano con-tra, ed incalzato da’Padovani, cadde il Becco dal ponte nell’ acqua con tutte le genti , che avea Seco, e il annegò . La Sua paura , e la conseguente caduta miSe in diSordine la Veneta infanteria , e come avviene , che lieviffimi accidenti decidono talora del deilin delle battaglie, ciò vedutoti dal corpo diretto dal Galli* S 2 cano,