328 to , dove avean efito entrambi i canali, affondate due groffe galee , e raificurate con nuovi ordigni le già pode catene, parti trionfante al fine da Brondolo , e sbaragliate dieci barche , che guardavano i molini di Chiog-già, fe ne impadronì, e lieto, e contento di effere con tanto onore in sì difficile imprefa riufcito, dopo tre Meil, fi ricongiunie con tutta la fua fquadra all’armata del Doge, viene un* Ivi ricevuto con uni seriale alle- m™rfopr*grezza, fl mife ad °Perar dl concerii porto to con gli altri Comandanti, e prin-perioccor. cjpa[mente con carjG Zeno, che era già. '°S'occupato a bombardar la Città dalla parte della Porta di S- Giovanni Bat-tiffca, dentro cui Napoleone fi andava fortificando con animo di tirar in lungo ladifefa, fperando d’effer predo foccorfo dalla fua Repubblica , o dal Signor di Padova. Ma già incominciava a didribuire il pane, il vino, e le altre munizioni da bocca a ridretta mifura , ed avea mandate fuori le femmine, e fanciulli , ed il redo della gente inutile , che pieto-famente fu dal Doge raccolta . Il Pifani unitofi alla Lova cogli altri, 329 diede direzione alle frequenti battaglie , che fuccedevano in terra con le genti di Carlo all’ occaiione delle fortite , aflìfteva agli attacchi delle Barche del Barbarigo nei canali per impedir , che gli aifediati veniifer foccorfi da contorni di Chioggia, e non pafsò molto , che confumata la munizione da Bombarda , e la vettovaglia d’ ogni forta, fu ridotto il Grimaldi a lafciar , che la guarnigione, e l’armata fua fi pafceifero di granci , gati, toppi , ed ogni altra immondizia , iìcchè parea quafi, che nuli’altra cofa li mantenere in vita, falvocchè l’efpettazione di un’armata , che li liberaife da sì fatte mife-rie, e neceifità. Que il’ armata in fatti, partita già da Genova, era in viaggio per Chioggia, e queila era l’ancora, come fuol diriì, della fperanza de’ Commiifarj, e di Napoleone principalmente , che per l’unicaefpettazione di lei facea tanti sforzi, l'offriva tanto, e durava nella difefa in modo, che fu affretto Vettore a fabbricare un Ba-itione dall’altro Iato della Lova per oftare con minor incomodo ai continui tentativi di quel prode Commif- fario,