'2ÓO . ./ bene incontrate, liè combattute dal GiuStiniano, Ugolino degli Angelieri, che Stava in presidio alla porta , fo-ftenne co’Tuoi già vittorioil, francamente 1’afTalto dalla bandade’combat-tenti comandata da Vettore, e ufcito poi con duecento eletti balestrieri dalla porta medeilma , diede la carica alle Venete brigate . La zuffa ben prefto, per il calore d’ambe le parti, Si rivoltò in formale , e fanguinofa battaglia; ma rifpinti infine i Veneti Sino alle rive, alle quali aveano lafcia* ti i ganzaruoli , e già volte in fuga le barche al porto , penfando a pre-fervare il rimanente , Suonò Vettore a raccolta . Non perdè in queito attacco più di trenta de’fuoi , ma vi lafciò buona parte de’ganzaruoli , e delle barche. Nondimeno, molto maggiore eSfendoSi rilevato il danno de’ Collegati , quantunque l’eSlto non aveife corrifpoito alle fperanze , in nulla fmarrito d’animo, levatosi da' Chioggia, andò, fenz’eifere infegui-to , col re Sto de’fuoi a prefentarii al Caftello di Mont’Albano, e fmantel-lato in gran parte , e maltrattato il presidio, ritornoifene al folito poSlodi S. Mar- ( 4 2Ó1 S. Marta. Queilo fecondo efperimen- P«iiu*fe to fece conofcere bensì l’imprefa dif-* fàcile, ma non impoifibile*, anzi tan- m»imente to più acuì il difpetto ne’Venezia-iiled 10 . f. . ~ . - • • j i- j- con tutte le ni di vederli imprigionati dagli odia-forze. ti nimici, e fè accrefcere la voglia di cacciarli dal proilìmo atilo, giudicandoti, che con più vaili pentieri foife da imprender l’aifunto, e foife da preparare altre armate più poderofe da opporti alle gran forze della lega . Chiamato in latti Vettore con il Cavalli a maturo congreifo, efpofe, che dagli efperimenti fatti avea potuto conofcere, che trenta, e più mila uomini , quati cinquanta galee , fette , in ottocento piccoli legni, larghiflime proviile di viveri, e copia di munizioni , ottimi ripari da ogni banda , e fomma vigilanza in terra , ed in mare, erano in Chioggia. Che, feb-bene molti beni aveifero arrecati que’ tentativi, non era più tempo di prove, ma d’imprefe di fatto, non ef-fendo egli più da fe folo , e con sì piccole fquadre per avventurare l’onor dell’armi, non eifendoti efpoilo a quegli azardi , che per ardor di detio di follevare dall’ eilreme anguitie la pa- li 3 tria :