6o temuto congiugnimento. Intollerante d’ ogn' indugio , levò 1’ ancore , e fciolfe torto da Porto Pifa-no per incontrarlo , accendendo , nello ileiTo deiiderio e Proveditori , e Sopracomiti , iicchè ardendo l’armata tutta d’impazienza dell’ incontro , tanto fece , qua , e là feorrendo ora trovandoli verfo Napoli , ora ritornando verfo la riviera , che finalmente veleggiando non lungi dalle corte della Romagna , gli riefeì di fcoprirlo . Era egli in faccia Terracina , e Cavo d’Antonio , allora detto Capod’An-zio , luogo , che fiede fopra picciol’ iftmo volto al mezzo giorno tra il confine del regno di Napoli , e Io ftato marittimo della Chiefa. Dalla parte di Napoli non è molto difeo-fto da Piperno , e Cafe nuove , da quella di Roma è vicino a Citerna, e Genzano , e verfo il mare fta tra Terracina, ed Oftia, preifo un golfo, ch’ei forma, ove feorre un fiume chiamato la Stura ; golfo fuori del quale rtanno più ifolette, dette Ponza, S. Maria, le Botte, ed altre, e eh’è di tanta capacità, che fi ere- / 61 crede, eiTer quello, in cui nel tempo dell’ultimo triunvirato de’Romani combattettero iniieme Marcantonio, e Cleopatra contro Ottavio Au-gufto, chiamato Anzio, ed ora forfè Nettuno. Eran comode adunque quell’ acque al conflitto ; e lieto il Pifani a quella vifta , apportò immantinente 1* armata in iito , che il vento la favoritte, e fchierandola indi poi con bella difpo/ìzione in ordine di battaglia , fatto celebrare il fanto fagrificio della Metta , riftorò con abbondante rinfrefcamento le fue genti, e tutte le altre cofe neceifarie preparò al cimento . Ma prima raccomandò caldamente ai Proveditori di non far mancar nulla alle occorrenze deiegni in tempo , ch’ei nel calor della battaglia fotte intento a comandarli. E vedendo intanto avanzarli il Fiefco con cinque delle fue galee, lafciatene indietro altrettante, ufcì dalla coperta della capitana a vifta de’ fuoi ; e fatto univerfale ii-lenzio, fece pubblicare gli ordini fe-guenti, cioè : che al primo fuono della tromba ognuno s’ armafte , al