7Ó do loro conoicere , elfer quello un ritardo fenza urgenza , il quale avrebbe fatt’ abortir 1’ occafione , ma nulla valle , perchè re/lando fermi nell’cppinion loro, gli convenne contro il proprio prelentimento , che poi li verificò, andar in Candia con tutte le ledici galee . E benché con la poifibile follecitudine ne léguilfe 10 sbarco, nulla dimeno quel poco tempo , che vi li confumò , ballò per fallire lo Strupa , che non li potè poi più raggiugnere , ovunque 11 cercaife, e per quante parti folfe infeguito. Imperocché partito di Candia, ed attraverfato l’Arcipelago fen-za mai ritrovarlo , cercollo , ma in vano , lino alle rive delle Romania , dove potea credere, che tuttavia dimorate. Ma intendendo, elfernepartito, girò i bordi, e quando fu pref-fo le rive di Negroponte , intendendo che tre giorni innanzi eraii veduto paifar per quell’acque , mollran-do di prendere l’indirittura del Mediterraneo per palfare in Sicilia , prefe anche egli quell’ indirizzo , e gettatoli con raddoppiate vele in 77 alto mare, pafsò il faro di Meifina, e fcorl'e rapidamente la coiliera del Regno di Napoli con animo di dargli la caccia fino a Genova. Ma con-vien credere, che non gli foife rifer-bato dal Cielo l’onore d’una feconda vittoria. Perche ritrovandofi in faccia il Golfo di S. Eufemia ad un luogo detto Tropèa a Capo-Vatica-no, da dove , trapafl'ando Polka-ilro, e Salerno, con breve veleggiata, potea giugnere a Napoli, ritrovò un comando del Senato, che troncò tutto ad un tratto , il filo della fua tela , e gli levò quafi di mano la Vittoria; perchè ( per quanto dappoi s’intefe ) fi trattenne lo Strupa per ben fei giorni a Napoli in tutta calma , ed in iilato da lafciarfi for-prendere, non fapendo nè meno d’ eifere infeguito. Ma altri principi, ed altri ogget- Conduce in ti moveano il Senato al Generale ^fnapefli non noti, mentre non noti pure , MiWe. per le varie fue rapide fcorfe nei differenti mari folcati in breviifimo tem. po, poteano eifere al Senato gli ultimi andamenti fuoi 5 nè per la vi-