144 il volle alla guardia dell’Iilria; donde , ritrovate le cinque galee promessegli, che Servirono al compimento dell’armata, ed il Cavalier Giu-fliniano con il convoglio, che dovea celeremente eSsere Scortato dall’ armata in Puglia per nuovo Sovvenimen-to alla Dominante, appena capitato, fece vela dal porto di Pola. Ma non sì toilo il allargarono il PiSani , ed indi in il Giuftiniano con le navi, e le ga-Pagha per jee fuorj qUej porto, che Soprag-& “ giunSe loro fieriifima burraSca, che sbandò qua, e là i legni , e Separò di Sorte la Squadra del Giuftiniano dall’armata, che quefti per propria imprudenza , avendo mal preSo il vento per voler andare avanti l’armata, flette più giorni perduto, fenza, che nuova fe ne SapeSse, iicchè il credette fommerfo > ed una fpecie di naviglio , che denominava/! Cocca, ed una nave , che doveano andar con armeggi, ed attrezzi in Candia, furono ailrette a pigliar porto ad Ancona. Calmata poi la tempeila , e fcoperte le infegne del Giuiliniano, chiamatele all’ obbedienza , le mandò a Barletta, ilto comodo a fimili ca- 1.45 carichi ; ed ei fermolfi in Manfredonia , dove intendendo, che tredici galee nimiche aveano incendiata la nave, e prefa la Cocca in Ancona , e che le genti del Gi ultimano, mal difciplinate, s’erano levate a tumulto contro gli abitanti del luogo; levatoi! di Manfredonia, accorfe a Barletta , ed acchetato al l'uo arrivo ogni dilfidio, Sollecitò quanto più potè 1’ ammafso de’grani, e l’imbarco per andar in cerca delle nimiche galee . Ed in vero mentre flava per far ri- Dà ja torno nell’ Iftria, tratto/! in alto ma- fuga*Lu' i /• . \ • /i | » clan Dorisi. re, quando li ritrovo a viltà d un luogo, chiamato Mattinata, ne fco-periè quattro, nelle quali era il Do-ria, che ufcito già dal porto di Genova, e per lo ftretto di Melfina , entrato in Golfo , veniva alla fua volta per attaccarlo . Quantunque a Vettore fembralfe Strano, che quelle fole quattro galee ardilfero sfidarlo a battaglia, e dubitalfe di aver po-fcia a combattere con molte più ; tuttavia, trovandoli forte, non eiìtò a porli in ordine , e farli innanzi per accettare la disfida; ma non furono appena efeguiti i primi movili men-