LOS - 192 - LUN trollo della bussola, infatti, una nave dirige la sua prora in una direzione che forma costantemente un certo angolo con la direzione Nord-Sud ossia con i meridiani. Ma poiché questi circoli massimi passano per i due poli dolla Terra, essi formano un fascio che, dilatandosi sull’equatore si restringe man mano verso i poli ; pertanto una linea che dobba tagliarli sotto un angolo costante è una linea a due curvature : una dipendente dal fatto ch’essa gia«'0 su d’una superficie sferica, l’altra dovuta all’inclinazione che deve gradatamente prendere per incontrare con un angolo costante delle linee non parallele, ma convergenti. Sono casi speciali di lossodròmie l’equatore ed i paralleli, che formano con i meridiani costantemente un angolo di 90°, od i meridiani medesimi. Queste speciali lossodròmie hanno la particolarità di essere ad una sola curvatura, poiché ognuna di esse è un circolo, e quindi giace in un piano. Se si disegna sul globo una lossodrò-mia, inclinata sui meridiani di un angolo di ampiezza diversa dai 90«, essa appare come una curva a spirale. Sulle carte nautiche, che sono costruite con uno speciale sistema di proiezione che permette di rappresentare i meridiani come un fascio di rette parallele, una qualsiasi lossodròmia risulta esatta mente raffigurata da una linea retta : l’ampiezza dell’angolo d’inclinazione costante di questa retta sul fascio dei meridiani rappresenta (salvo le opportune correzioni) la graduazione della Rosa della bussola che il navigante dovrebbe seguire per percorrerla ; è una Rotta lossodròmica (vedi « rotta »). Per la sua doppia curvatura la lossodròmia non equivale sulla superficie sferica a quel che la linea retta rappresenta su d'una superficie piana, cioè il cammino più breve. Su d’una superficie sferica il percorso più breve tra due punti è l’arco di circolo mas- simo passante per essi ; ed anche se i due luoghi si trovano sullo stesso parallelo (una di quelle particolari lossodròmie suindicate) il cammino più breve per recarsi dall’uno all’altro non è l’arco di parallelo intercetto tra di essi. Le sole lossodròmie che rappresentano pure i percorsi più brevi, sono l’equatore ed i meridiani perchè sono in pari tempo dei circoli massimi. Ma il navigante in alto mare non ha, per dirigersi, altro mezzo che la bussola, ed è quindi costretto a percorrere le lossodròmie. Per percorsi relativamente brevi, e nelle navigazioni in vista di coste, la pordita di tempo non è eccessiva ; per le lunghe traversate oceaniche lo spreco di tempo e di denaro prende proporzioni non trascurabili e perciò in quelle traversate il navigante eseguo la navigazione per circolo massimo od ortodròmica sempre che il regimo meteorologico delle regioni marittime che dovrebbe attraversare non glielo vieti (vedi « Ortodròmìa » e « Navigazione ortodròmica »). LUNATA. — La curva secondo la quale si tagliano i lati inferiori delle vele quadre e di alcune tra le vele di taglio, e talvolta anche i lati verticali di queste ultime. Dicesi pure allunamento. Vedi « taglio delle vele ». LUNGARINA - LUNGHERINA. - Lo stesso che longherina. LUNGHEZZA Limghezza fra le perpendicolari. -La lunghezza della nave misurata tra la Perpendicolare avanti e la Perpen dicolare addietro (vedi «Perpendicolare »). Lunghezza fuori tutto. - La lun ghezza della nave misurata tra i punti estremi delle strutture della prua e della poppa. Lunghezza di catena. - Le catene che si usano per le ancore non sono d’un sol pezzo : ogni catena è formata dall’unione di pezzi di venticinque metri l’uno che si chiamano lunghezze.