i8<5 Piiani gode a del popolo , che fpaf-lìonatamente riguardavalo, c lo con-iìderava il più forte, e provetto di quanti altri Comandanti aveife il governo. E come per il pericolo dell’ urgente guerra , tutta la Città poneva gli occhi a coniiderare la condotta de’nobili, nel ceto de’quali foli era pur allora ri/lretto il dominio, e l’ari/locrazia f ceto in que’dìnume-roiìffimo^ , e fotto ad eifi venivano a ilare immediatamente i popolari , cavando/I da quelli la truppa , e da quell’ i Comandanti ; così di mano in mano , che il pericolo crefceva per T avanzar/! de’ Genove/i, fentiva la plebe fempre più la mancanza del Pifani, parendole, che tutti gli altri, o non ave/Tero animo , o non lape/Tero ributtar 1’ inimico, /Inchè, quando poi fi vide fui margine della caduta, fatta, com’è coilume, ardita, ed infoiente dalla proffimità del pericolo, e dalla perdita imminente delle fo/tanze, e della libertà , paf-sò dal bramarlo , al volerlo alla direzione della patria periclitante, e fu ailretto il governo, fe non voléa foggiacereoltre all’e/lem’aggre/fione, an- anche ad una guerra interina, franger le leggi, depor gli ambiziofi , e fulle loro ruine innalzare il favorito del popolo. SucceiTero però que-fte cofe a poco a poco, e come dal grembo delle pubbliche calamità . Imperocché rammaricato univerfal-mente il popolo della prigionia del Pifani, da cui era flato Tempre con grandiffimo affetto, e larghezza trattato, e pien di difpetto d’aver a ftar fotto al fuo fucceilbre Taddeo Giu-fliniano , che tollerar non poteva 9 per la fua alterezza , ricusò arditamente, dilafciarii afcrivere ne’ruolli, o della milizia, o della marinareccia per andare fotto le coilui infegne, ficchè di quindici galee, che fi erano • deftinate a Taddeo per difefa del porto di Lido, non fe n’erano potute armare , che fei, ed anche a flento , e con la forza. Intendendo/! poi fcen-dere precipitofamente Ambrogio Do-ria da Zara, dove, dopo la vittoria , anzicchè forprender Venezia nel terrore , ( commettendo error grande, • m’ avventurofo a Veneziani ) avea condotti a ripofar i fuoi ; e fenten-dolo fcorrer l’Iftria, ed il Dogado , in-