270 e giunti entrambi , due ore innanzi giorno fopra il porto di Chioggia , non ritrovando chi loro impediife 1’ ingreifo, vi s’ introduiTero dentro ad efaminare qual foife la iltuazione più incomoda all' inimico , dove affondar le Cocche, e allo fpuntar dell’ alba, fattele rimurchiar dentro , le appiattarono precifamente alla bocca, meravigliandoti altamente , che pur una galea non vi teneifero i nimici alla guardia, e neppure un legno , qualunque ti foife, s’avanzaife aitur-barli . Pervenne intanto anche il rimanente dell’armata , che fatto , a largo da terra , un giro d’intorno Chioggia, piantò poi l’ancore lungo quel litorale, preifo l’imboccatura del porto , dove s’era fermato Vettore , il quale volea, che in quel momento iteifo, fenza perder tempo, giacche non ti vedeano inquietati dai nimici, s’affondaifero le Cocche appiattate , e vi ti fabbricaflero fopra due baftie, acciocché, quando la Lega ti foife avveduta dell’ arrivo dei Veneti , e voleife ufcir loro incontro , ti trovaife impedita . Ed in vero faggio , e provido era il contiglio , fo. prat- 271 prattutto per il momento d’efeguir- lo , come l’efperienza dappoi lo fe conofcere ; perchè , per tal modo , profittando dell’inerzia dei Commif-larj della Lega, li avrebbero colti in quegl’iftanti, nei quali, benché avef-iero trafpirato, fkrfi in Venezia nuovi preparativi, non fapeano indurii però a credere che in quell’eitremi-tà, nelle quali aveano laiciati i Veneti, ofaifero d’avanzarti a tanto; e diftratti dalle diicordie interne , non badavano a tener più nella primiera vigilanza il pretidio , nè si curavano di tener guardie ne’ porti avanzati . Perlocchè chiufa in porto la Lega 1* ailèdio avrebbe coftato a’noftri minor tempo, minori fatiche, e minor fan-gue . M’agli altri Veneti Capi , ed all’univerfale dell’armata, parve, che foife prima da riitorarti dal patimento di quella prima moifa, e da rifer-barfi l’imprefa al dopo pranzo; e que- llo fu il fallo , benché la differenza non contiftefle , che nella precitione di pochiifim’ore. Imperocché, quantunque nemmen dopo il rifocillamen-to , non s intendere alcun moto di que’di dentro, e moilraifcro d’eifere le