- 137 - FAR Fanale di fonda. 11 fanale a luce bianca che ogni bastimento all’ancora («alla fonda») tiene acceso sull’estremità della, prora. Fanali di via o di navigazione. I due fanali laterali che tutte le navi devono tenere accesi nella navigazione notturna ; dei quali, quello di dritta è a luce verde e quello di sinistra a luce rossa. Le navi a propulsione meccanica (a vapore od a combustione interna) devono avere pure un terzo fanale di via a luce bianca sull’albero di prora, oppure, se sono prive di questo albero, in un punto elevato, sito all’in-■cirea dove dovrebbe esser» l’albero suddetto. Questa speciale illuminazione delle navi a propulsione meccanica permette di distinguerle dai velieri anche*di nottetempo e ila lontano. Vedi « Regolamento per prevenire gli abbordi ». Fanali di posizione, (’oppia di fanali a luce bianca, disposti in linea verticale e vicini l'uno all’altro, che le navi da guerra ancorate nelle rade, accendono a poppa in un punto elevato, quando vi e movimento di navi che arrivano o partono. Servono, insieme al fanale di fenda, ad indicare le posizioni e L’orientamento delle chiglie delle navi ferme, onde facilitare la manovra alle iif vi in moto. Fanali di rimorchio. Coppia di fanali disposti in linea verticale che ogni nave che rimorchia uno o piò galleggianti, deve portare sull’alberata. Se la lunghezza totale del rimorchio, misurata dalla poppa de! rimorchiatore alla poppa dell’ultimo galleggiante rimorchiato, supera i 183 metri, il rimorchiatore deve portare tre fanali come i due suddetti. Fanale di testa d'albero. Il fanale elettrico sistemato sull’ estremità di un albero della nave, e che si usa per le segnalazioni notturne con l’alfabeto telegrafico Morse. Si segnalano i punti con dello luci brevissime, e le linee con delle luci più lunghe. Prendono il nome generico di fanali quelle luci che si accendono lungo le coste e sulle opere portuarie, ili minore intensità di quelle dei fari, e che servono per guidare i naviganti nella navigazione costiera ed al l’atterraggio. In particolare si chiamano fanali di porto quelli situati sulle opere portuarie (vedi « faro ■>). Fanali o fuochi permanenti. Quei segnali luminosi costieri che non sono sorvegliati in modo continuo dal personale addetto alla loro vigilanza. Sono quelli situati in luoghi non facilmente accessibili. Si usa come combustibile l’acetilene o il gas d’olio. Vi è pure un sistema detto a valvola solare, il quale produce durante il giorno la chiusura automatica di una valvola che regola l’immissione del gas. Si utilizza la differenza di dilatazione che si verifica tra alcune parti metalliche riflettenti la luce solare ed una parte che, essendo annerita, non riflette la luce. La valvola si chiude al levar del sole e si riapre al tramonto. I/accensione del gas, immesso automaticamente, è data da una fiammella permanentemente accesa . FANALISTI. Il personale civile a cui lungo il littorale sono affidate l'accensione, la manutenzione, e la continua sorveglianza dei fari e fanali, f'. alla dipendenza del Servizio Fari e Segnalamento Marittimo 'vedi questa espressione). FANFARÌNO. Crossa corda (li canapa (gómena o gherlino) che sulle navi a propulsione mista (vela e vapore), usate nel periodo di transizione tra i due modi di propulsione, si adoperava per alzare l’elica quando si voleva navigare con le sole vele ( vedi « pozzo dell’elica»). FANTINETTI. I pezzi di legno a forma di doghe, con cui sono rivestite le campane degli Argani verticali ed orizzontali, affinchè ne! virare, le corde vi facciano buona presa. FARAGLIONE. G rosso scoglio jilto <* srosceno« Hanno preso questo nome