REM - 294 - RES barchette da diporto che si chiamano sandolini in uso nelle spiagge balneari. Vedi « pagaia ». Remo da gondola. Quel remo sen-sìle che si usa nelle imbarcazioni lagunari del tipo della gondola, e che gioca su d’una « forcola », maneggiato da un vogatore che sta ritto in piedi con la faccia a prora. Remo da bratto. - Quello che si usa da solo in alcuni battelli aventi la poppa quadra, appoggiandolo al centro della, poppa o tenendolo nella direzione della chiglia con la pala sempre immersa. Si dimena nell’acqua con rapidi movimenti alternati in senso opposto, in modo da dare al galleggiante delle successive spinte in avanti. Tale modo di muovere il remo nella acqua, dicesi brattare. I remi si costruiscono con i legni di frassino e di l'aggio. Alzare, armare, disarmare, filare, i remi. - Vedi <• alzare », « armare », « disarmare », « filare ». REMOLINO. — Uno di quei fenomeni atmosferici che la gente di mare designa col nome generico di groppo. È insidioso e pericoloso perchè in osso il vento impetuosissimo cambia improvvisamente di direzione, compiendo talvolta l’intero giro dell’orizzonte. RÈMORA. — Nella scìa delle navi, quella zona d’acqua la cui superficie appare calma e quasi oleosa. Lo stesso nome si dà alla scìa laterale d’una nave che non ha movimento progressivo, ma che « scarroccia ». Si dà il nome di << rèmora » ad un pesce acantòttero, di corpo affusato, verdastro, che ha sul capo una ventosa piatta e bislunga con la quale si attacca alle carene delle navi, alle rocce od a qualche altro animale marino. Gli antichi crearono la favola che le rèmore potessero fermare le navi. RENDERE. - Rendere gli onori. Fare quelle manifestazioni di rispetto e di saluto che spettano alla Bandiera Na- zionale, ai Sovrani, alle Autorità nazionali ed estere (vedi « onori »). Rèso. — Nella manovra per porre al suo posto sull’alberata un pezzo di albero (albero di gabbia, od alberetto) od un pennone, si dice che esso è reso quando è stato portato esattamente al suo posto ed è in potere degli arnesi e corde che debbono reggerlo definitivamente. Anche del timone si dice che esso è reso quando nel portarlo da un lato, esso giunge alla sua massima inclinazione ; si usa pure dire in tale circostanza che la barra è resa. REQUISIZIONE. — Quando lo richiedono circostanze di pubblica necessità o l’interesse generale dello Stato, il Governo può procedere alla requisizione di qualsiasi nave mercantile. La requisizione è ordinata dal Ministero della Marina, o per sua delegazione dall’Autorità marittima del luogo, o da un’Autorità consolare, o dai Comandanti Navali all’estero. Nei casi di urgente necessità le medesime Autorità e, nel Regno, l’Auto-rità politica, possono eseguire la requisizione anche di propria iniziativa, in nome del Ministro della Marina. Al proprietario o armatore della nave requisita è dovuto, durante il periodo della requisiciono, un compenso valutato in base a norme speciali. Generalmente sulle navi requisite è imbarcato un Comandante Militare o xm Commissario Regio, in rappresentanza dell’amministrazione dello Stato. RESISTENZA Resistenza al moto delle navi. - Una nave in movimento deve vincere sia la resistenza dell’aria contro tutta la sua parte emersa, sia quella che presenta l’acqua alla carena. La prima resistenza non è di facile valutazione a caiisa della instabilità delle condizioni dell’atmosfera ; d’altra parte il suo effetto, specialmente nelle navi mo-