PAL — 244 _ PAL premendo sull’acqua, producono la propulsione. Vedi « ruota ». PALAMÉNTO. — La totalità dei remi d’un’imbarcazione. PALAMITÀRA. — Attrezzo per la pesca del palàmite, pesce della famiglia dei tonni. Rete alta circa venti metri e lunga circa ottocento metri, che si cala verticamente. Dopo avere fissato un’estremità ad un punto della costa, si distende la rete in direzione perpendicolare al lido, e si ormeggia al fondo l’altro capo. È usata pure per la pesca notturna del pesce spada. PALÀMITE. — Attrezzo da pesca ad ami. È formato da una lunga corda sottile a cui sono annodate, successivamente ad eguali distanze, delle brevi cordicelle, ciascuna delle quali porta un amo. Si getta in mare e si ritira dopo un certo tempo. Si chiama anche lenzàra. PALANCA. — Ponte volante che si pone tra il bordo d’una nave ed una banchina per lo sbarco e l’imbarco delle persone. PALANDÀRA. — Attrezzo per la pesca del palàmite e di altri pesci della famiglia dei tonni. Rete che si cala verticalmente fissandone un’estremità ad un punto a terra. Una barca porta l’altra estremità al largo, e dopo aver circuito un certo spazio di mare, la riporta a terra per ricuperarla con l’eventuale preda. PALANGÀRO o PALANGRÈSO. - Attrezzo da pesca ad ami. Simile al palàmite, ma di dimensioni maggiori. Vi sono dei palangàri da fondo per la pesca dei merluzzi, delle cernie ed altri pesci pregiati, e da superfìcie per i caponi e per i piccoli pesci-spada. Vi son poi i palangàri d’alto mare, a strascico, lunghi circa centocinquanta metri, che ad ogni metro portano una cordicella con un amo. Vengono trascinati, anche nel numero di sei alla volta, da grosse barche a motore. Sono i nostri pescherecci palangresari, i liners degl’inglesi, i bateaux cordiers dei Francesi. L’attrezzo si usa anche di notte con l’ausilio d’un proiettore pel richiamo dei pesci. Il palangrèso d’alto mare dicesi pure iilaccioni. PALATA. — Nella voga, così chiamasi ciascun colpo di remo, cioè l’atto di portare a prua la pala del remo, immergerla di taglio, tirare sull’impugnatura portandola quanto più a prua è possibile, e indi togliere la pala dall’acqua. Con questa voce s’indica, sia il colpo di remo d’un sol vogatore, sia l’insieme delle palate che contemporaneamente fanno tutti i vogatori d’un palischermo. PALCO DI COMANDO. - - Vedi « ponte » e « plancia ». PALÈLLA. — 11 particolare modo di unire le estremità di due pezzi di costruzione in legno per formarne uno solo. Le estremità da unire si tagliano secondo sezioni oblique ad incastri, in modo che i pieni di uno dei due pezzi vadano esattamente nei vuoti dell’altro. Si usa particolarmente per unire i pezzi ohe formano le chiglie delle navi in legno. Da questa voce derivano il verbo impalellare ed il sostantivo impallelatura il cui significato è evidente. PALISCHERMO. - Designazione generica delle imbarcazioni a remi ed a motore che le navi tengono a bordo (barche, lance, battelli). Questa voce, rimasta nel linguaggio scritto dei Regolamenti, si adopera poco nella lingua parlata a bordo. Si preferisce il termine imbarcazione. Nelle tonnare si dà tuttora questo nome a delle barche lunghe una dozzina di metri, munite di argano, che fanno parte del barcareccio destinato alla manovra delle reti ed alla « mattanza ». PALLA Palla o proietto perforante. - La prima voce non ha alcun riferimento alla forma di questo proietto che è la consueta, cioè cilindrico-ogivàle. È un proietto d’acciaio speciale, opportu-