NOC - 231 - NOD voce è usata per designare i sottufficiali di questa specialità : Nocchiere di 1a classe. - È il capo di la classe della specialità (Maresciallo maggiore). Nocchiere di 2a classe. - Il Capo di 2a classe (Maresciallo capo). Nocchiere di 3a classe. - Il Capo di 3a classe (Maresciallo). Secondo nocchiere. - Il Secondo Capo (Sergente maggiore). Sotto nocchiere. - Il Sotto Capo (Caporal maggiore). Sulle navi da guerra i nocchieri sono incaricati della sorveglianza del servizio marinaresco e dei lavori a questo inerenti. La loro pratica deriva o dal-l’aver navigato su navi mercantili prima del servizio militare, o da istruzione ed addestramento ricevuti sotto le armi. La loro funzione sulle navi da guerra è importante perchè mantiene viva la tradizione marinara negli equipaggi che, oggi, per necessità di cose, tenderebbero sempre più a rassomigliare a delle numerose e complesse maestranze di operai specialisti. Nel linguaggio parlato i sottufficiali nocchieri vengono chiamati Nostromi. È questa infatti la denominazione tradizionale, comune alle due Marine, Militare e Mercantile, ed è la più propria. La voce nocchiere deriva da Nauclèrus e designava in passato il pilota, colui che dirigeva il cammino della nave, non l’esecuzione delle manovre di vele (vedi « nostromo »). NO CURE NO PAY. — Sotto questa formula inglese (trad.ne « Nessuna assistenza, nessun pagamento », pron. No chiure no pei) è conosciuta una convenzione di uso generale, in materia di assistenza e salvataggio marittimi. In virtù di essa le imprese di salvataggio, pur essendo obbligate a fare tutti gli sforzi possibili per salvare le navi ed i loro carichi, hanno diritto a retribuzione solo se i loro servigi hanno avuto un utile risultato. Se l’esito del salvataggio è completa- mente felice, il compenso è quello stabilito dalla convenzione ; se invece il risultato è solo parzialmente favorevole e non si può imputare all’impresa alcuna negligenza od errore, le è dovuta una retribuzione non superiore ad una determinata frazione del valore delle cose salvate. NODO. — Ognuna delle parti in cui è divisa, mediante dei piccoli nodi, la cordicella dell’antico ¡strumento misuratore della velocità, delle navi, ancora adoperato dai velieri e dalle navi a vapore che hanno piccole velocità, (solcòmetro a barchetta). Vedi « solcòmetro ». Un nodo è lungo metri 14,62. Poiché nella misura della velocità, con quello istrumento il numero dei nodi che scorrono fuori della nave in trenta secondi rappresenta il numero di miglia marine che la nave percorre in un’ora, è sorta in quasi tutte le Marine la consuetudine di esprimere anche in nodi le velocità delle navi. Quindi se si dice che un bastimento ha la velocità di dieci nodi, s’intende dire che la sua velocità oraria è di dieci miglia marine. Nodo o gruppo. - Voce generica per indicare quelle legature solide, e rapide a farsi e disfarsi, le cui diverse forme, determinate dall’antichissima esperienza marinaresca, e comuni a tutte le Marine del mondo, si adattano una per una ai particolari uffici a cui sono destinate. I nodi o gruppi principali sono i seguenti : Mezzo collo. - Vedi figura n. 12. Gassa a serraglio o nodo d’anguilla. -Vedi figura n. 13. Nodo parlato. - Vedi figura n. 14. Nodo semplice. - Vedi figura n. 15. Nodo piano. - Vedi figura n. 16. Nodo di Savoia o ad otto. - Vedi figura n. 17. Questo nodo ha un uso decorativo piuttosto che pratico. Si usa farlo talvolta sulle estremità delle corde per impedire che si sfilino dalle carrucole. È uno dei segni araldici della Reai Famiglia di Savoia ed in-