PAR - 248 FA R sterno di una delle carrucole e poi passata alternatamente sulle rotelle di ciascuna di esse (vedi fìg. 11). Mentre lo sforzo di trazione risulta notevolmente minore di quello che sarebbe necessario se non si facesse uso del paranco, il tempo occorrente per compiere il lavoro viene aumentato nella medesima proporzione. In altri termini se per fissare le idee, si suppone che la resistenza da vincere sia un peso da sollevare, la misura del sollevamento che si ottiene con uno strattone della corda, è notevolmente minore della lunghezza del tratto di corda che si è tirato. Questa riduzione dello sforzo e la contemporanea diminuzione della velocità, di spostamento del punto di applicazione della resistenza, sono in dipendenza del numero delle rotelle delle carrucole. Paranco semplice. - Il paranco avente una carrucola a due rotelle (bozzello doppio) e l’altra ad una sola rotella (bozzello semplice). Vedi fìg. 11. Paranco doppio. - Quello le cui carrucole hanno ambedue due rotelle. Vi sono poi due modelli di paranco a cui si dàinno i nomi particolari di caliorna, o calorna e di apparecchio (vedi queste voci). Paranco differenziale. - Non è uno degli attrezzi tradizionali in uso per i lavori marinareschi, ma si adopera nelle officine meccaniche e quindi anche sulle navi moderne per alzare i pezzi molto pesanti delle macchine e delle armi. È molto utile quando si debba lavorare in spazio molto ristretto e con pochi uomini. È formato da due carrucole di ferro e da una catenella senza fine. Una delle due carrucole, e precisamente quella destinata a sospendere il peso, ha una sola rotella ; l’altra carrucola, che si aggancia ad un punto fìsso, ha due rotelle con diametri disuguali, che portano dei denti ai quali la catena s’ingrana. Con questo paranco, la velocità di sollevamento del peso è proporzionale alla differenza tra i diametri de'le rotelle della carrucola fissa. Il paranco ha la proprietà di permettere che, al cessare della trazione, il peso rimanga sospeso all’altezza a cui è stato alzato, senza ricadere. Sotto paranco. - Nella caricazione di una merce, consegnare sotto paranco significa che quella viene consegnata dallo speditore alla nave, lungo il bordo di questa, lasciando alla nave stessa la cura di alzarla a bordo e le spese relative. Nella discarica d’una merce, la stessa espressione significa che quella viene consegnata dalla nave al destinatario, sul ponte di coperta, sospesa al paranco. PARANZA. - Nei mari italiani prendono questo nome quelle tartane che lungo le coste pescano appaiate, trascinando ciascuna un capo d’una lunga rete a sacco, che si chiama sciàbica (vedi questa voce). Questo modo di pescare da una coppia di barche, si dice comunemente pescare in paranza. PARAÓNDE. - L amiera di ferro, collocata di traverso sulla parte prodiera del ponte di coperta di alcune navi, per attenuare l’impeto delle onde che irrompono sulla prua quando il mare è grosso, ed imbarcare meno acqua. Di uso comune anche sulle imbarcazioni a propulsione meccanica. Talvolta su queste ultime si pongono dei paraónde di tela verniciata. PARASÀRTIE. — Nei velieri, ciascuno di quei panconi orizzontali disposti fuori bordo a dritta ed a sinistra, in corrispondenza di ognuno degli alberi verticali, dove vanno a fissarsi le sartie dei tronchi maggiori. Son posti fuori bordo per aumentare quanto è possibile l’angolo che le sartie fanno con la verticale, o, come suol dirsi in linguaggio marinaresco, per dar loro maggior quartiere (vedi «quartiere») e quindi una maggior efficacia nel loro ufficio di tener fermo l’albero (sostvo maschile).