fettivo dell’astTo nello spazio con i due movimenti che realmente la Terra compie, ossia la rotazione diurna intorno al suo asse e la traslazione annua lungo la sua orbita (ecclittica). Per i calcoli dell’Astronomia Nautica clxe riferiscono la posizione della nave alle direzioni in cui si vedono gli astri, è appunto il loro movimento apparente che interessa. Per tutti gli astri, la componente più sensibile del moto apparente è quella che risulta dal reale movimento diurno di rotazione della Terra intoni« al suo asse, ed è quindi un giro diurno in senso inverso, ossia da Est ad Ovest, lungo i paralleli della sfera celeste. Per il Sole, a questo movimento si aggiunge lo spostamento apparente che deriva dall’effettivo spostarsi della Terra sull’ecclittica ; per rappresentarlo bisogna supporre la Terra immobile nello spazio. In tale ipotesi, per serbare invariata la relatività delle posizioni della Terra e del Sole, bisogna immaginare che questo percorra, nello stesso tempo impiegato dalla Terra nel suo movimento di traslazione, e nello stesso senso, un’orbita identica all’Ecclittica (vedi questa voce). Quest’orbita fittizia, come l’Ec-clittica, sarà contenuta in un piano che, rispetto a quello dell’equatore, avrà una inclinazione di 23°27’, e che, passando pel centro della sfera celeste, determinerà sulla superficie di questa un circolo massimo. Si comprenderà facilmente che per lo studio del movimento apparente del Sole sulla sfera celeste, si potrà senz’altro supporre che l'astro si muova effettivamente, su quel circolo massimo proiezione dell’ecclittica solare, e che abbia dei reali spostamenti angolari rispetto al centro della Terra (immobile nel centro della Sfera Celeste), sincroni, e della stessa ampiezza di quelli che compie in realtà la Terra rispetto al Sole. Componendo questo movimento del Sole sul circolo mas- simo proiezione dell’Ecclittica. con la rotazione diurna della Terra, si desume che il Sole descrive sulla Sfera Celeste una spiralo i cui anelli coincidono quasi con i paralleli della sfera, e le cui spire estremo si confondono con i due paralleli distanti 23°27’ dal-l’Equatore, l’uno uell’Emisfero Nord, l’altro neU’Eiuisfero Sud. ossia con le proiezioni dei Tropici. Nel giorno del solstizio d’estate (21 giugno) il Sole percorre il Tropico del Cancro cioè l’anello estremo settentrionale della spiralo ; dopo, le susseguenti spire di questa si svolgono avvicinandosi al-l’Equatore, che il Solo percorro nel giorno dell’equinozio d’autunno (21 settembre). Poscia si riallontanano dall’equatore progredendo nell’emisfero Sud fino alla spira estrema meridionale che si confonde col Tropico del Capricorno che il Solo percorre nel giorno del Solstizio d’inverno (21 dicembre). Il Sole segue allora la spirale, risalendo verso Nord ; raggiunge di nuovo l’equatore, che esso percorro nel giorno dell’equinozio di primavera (21 marzo) e continua a seguire le successive spiro fino all’estrema settentrionale che, come già si è detto, si confonde col Tropico del Cancro. Poiché lo spostamento della Terra sull’ ecclitt ica non è uniforme, il moto apparente del Sole di cui quello è una componente, risulta pure vario ; perciò noi non possiamo costruire degli orologi il cui movimento sia sincrono con quello del Sole (vedi « Sole medio » e * tempo medio *). 11 movimento apparente della Luna e dei Pianeti è più complesso di quello del Sole ; perchè, mentre questo astro è il centro immobile del sistema solare, quelli si muovono lungo le loro orbite. Ne nascono pure delle spirali che avvolgono la sfera celeste, i cui anelli sono più o meno ravvicinati e vengono percorsi da quegli astri con velocità ancor più variabili. Pertanto, neppure