IMP - 167 - INC Impianto frigorifero. - Vedi < apparecchio ». IMPIOMBARE - IMPIOMBATURA. - Unire due pezzi di corda intrecciando alle loro estremità i rispettivi legnuòli (vedi questa voce). Si fa generalmente per riparare le corde spezzate. Si distinguono : L’impiombatura corta, che nel punto d’unione risulta di circonferenza un po’ maggiore di quella della corda, e si usa quando quest’ultima non debba passare in una carrucola (bozzello). L’impiombatura lunga, in cui l’intreccio dei legnuòli vien fatto in modo di produrre nell’unione la medesima circonferenza della corda, ma in compenso viene protratto per una maggior lunghezza. Si usa quando la conia debba passare per una carrucola. L’impiombatura si usa pure per formare all'estremità d’una corda un occhio o gassa, e per costruire i cane strelli. Vedi « canestrello», « gassa a e fig. 26, 27, 25. IMPOPPATA. L’effetto di un forte vento in poppa che faccia percorrere ad un veliero un buon tratto di cammino in senso utile. « Avere un’impoppata ». IMPOSTARE. - Impostare una nave. - Iniziarne la costruzione sullo scalo. IMPUNTURA. — Nelle vele, ciascuno degli angoli che vengono legati alle estremità dei pennoni, antenne e pelinole. Si dicono anche angoli d'inferi-tura. INALBERARE. — Dicesi delle bandiere e delle insegne. Significato evidente. INARCARE - INARCAMENTO. - Dicesi della chiglia d’una nave, quando per difetto di costruzione, o per mancanza di diligenza nell’immissione in bacino, o per eccessivo concentramento di pesi a poppa ed a prua, prende una leggera convessità al centro. L’opposto di insellare ed insellamento. INCAGLIARE. — Si dice di nave che, • navigando in acque meno profonde „ della sua immersione, tocchi con la chiglia il fondo del mare e vi s’impigli. Lo stesso che andare o dare in secco. Se il fondo è di sabbia si dice pure arenare. INCANNATA. — Attrezzo da pesca. Consiste in due reti : una è quella descritta alla voce bardassole. e la seconda ò un altro tramaglio, però sfornito di sugheri e piombi, ma guarnito di canne legate trasversalmente all’ordito, a cinquanta centimetri l’una dall’altra. Si cala verticalmente la bardassole, che è lunga da 300 a 400 metri, circuendo con essa uno specchio d’acqua ; il tramaglio, un po’ piìi lungo, viene disteso in mare orizzontalmente, in modo da formare una curva chiusa, esterna alla prima rete ; le canne lo mantengono con l’ordito orizzontale. I pescatori, picchiando sulle barche e sull’acqua, fanno del rumore che impaurisce i pesci, i quali, ostacolati nella fuga dalla rete di circuizione, saltano fuori acqua e vanno a cadere nel tramaglio disposto orizzontalmente. In tal guisa si catturano* i muggini, mentre con la rete verticale (bardassole) si prendono contemporaneamente altri pesci. INCAPPELLAGGIO. Nell’alberatura di un veliero prende questo nome il modo d’unione di ognuno dei pezzi di cui è composto un albero, col cordame (manovre dormienti) che lo sostiene. Tali corde, che sono le sartie, gli stralli ed i paterazzi terminano superiormente con un anello o gassa, e questi anelli s’« incappellano » all’albero. Il punto dell’albero, appositamente foggiato a dente, dove quelle corde s’incappellano, dicesi pure incappellaggio. In ogni albero a vele quadre vi sono quindi gli incappellaggi dei trcnchi maggiori o delle sartie maggiori, quelli degli alberi di gabbia » delle sartie di gabbia, e quelli degli alberetti. Naturalmente la voce « incappellaggio» si è mantenuta anche sulle navi a propulsione meccanica per indicare l’analoga cosa delle loro alberature, che per