SAL - 309 SAL spiagge del Mare Adriatico per la cattura dei muggini. SALTO DI VENTO. — Improvviso cambiamento di direzione del vento. SALUTO Saluto con la bandiera. Quello che si fa abbassando lentamente la Bandiera nazionale fino a mezz’asta, e rialzandola. È il saluto che fanno le navi mercantili alle navi da guerra che passano presso di loro, ed al quale queste ultime hanno il dovere di ri spondere. La nave mercantile abbassa e rialza la bandiera tre volte ; la nave da guerra risponde abbassandola una sola volta e rialzandola quando l’altra ha finito di salutare. Sulle navi da guerra, durante il tempo in cui la bandiera viene abbassata ed alzata per il saluto, le si rendono gli onori col fischio (vedi « fischio del nostromo »). Saluto con le artiglierie, o salva. I colpi di cannone in bianco che le navi da guerra sparano in onore dei Sovrani, Capi di Stati, Principi Reali, Autorità Militari, Religiose e Civili. Le navi fanno pure il saluto con le artiglierie all’arrivo nei porti esteri, per rendere onore alla Bandiera della Nazione che le ospita (quello che si chiama saluto alla piazza), ma soltanto quando hanno la certezza che nel porto vi sia una batteria terrestre od una nave da guerra che possa restituire il saluto. Il numero dei colpi delle salve è sempre impari, e varia dal massimo di 21 fino al minimo di -5, secondo il grado dell’autorità a cui si rende onore. Il « saluto ad una piazza » è di ventun colpi. I colpi si sparano a brevi intervalli con ritmo uniforme, alternatamente dai due fianchi, e cominciando dal lato dritto. Durante la salva si tiene alzata sull’alberatura la bandiera della nazione a cui appartiene il porto, o l’autorità estera a cui si deve rendere onore, e se trattasi di autorità nazio- nale (Ministri, Ammiragli, Generali e Governatori) la sua insegna. Saluto alla voce. - Il grido di Viva il Re, emesso una, due, o tre volte, dall’intero equipaggio d’una nave, schierato sull’alberatura e sui ponti scoperti (in parata). Si fa per rendere onore ai Sovrani, ai Principi Reali nazionali ed esteri, al Capo del Governo, ai Governatori delle Colonie, ed agli Ammiragli quando assumono il Comando di forze navali. Vedi « parata ». SALVA. — Negli esercizi di tiro ed in combattimento, si dà questo nome allo sparo simultaneo di più bocche da fuoco dirette a colpire lo stesso bersaglio. Vedi «Tiro Navale». Con la stessa parola si designa pure il « saluto con le artiglierie ». Si dice eseguire una salva di 21 o 17, ecc. colpi. In conseguenza di quest’ultima accezione della parola, l’espressione colpo in salva vale quella colpo in bianco, cioè senza proietto. SALVAGENTE. - Il nome generico degli apparecchi capaci di mantenere a galla le persone che vi si appoggiano o se ne rivestono. I più semplici sono quelli a forma di ciambella, fatti di sughero rivestito di tela verniciata. La « cintura di salvataggio » a cui accenniamo a suo luogo è un salvagente. SALVATAGGIO. L’insieme delle operazioni che si fanno per portare in salvo l’equipaggio di una nave in pericolo di affondare, o già affondata, o per ricuperare gli uomini caduti in mare dalla propria nave. Vedi « lancia di salvataggio». Qualunque bastimento che incontri un’altra nave (anche nemica) in pericolo di perdersi, oppure che mediante la radiotelegrafia riceva il segnale di soccorso di quella, ha l’obbligo di accorrere in suo aiuto e prestarle ogni possibile assistenza. Per i naufragi che avvengono in prossimità delle coste, esistono delle