STR — 353 — STR Lo strallo di mezzana che sostiene il tronco maggiore di mezzana. Vedi 14 ; fig. 62. Lo strallo di contromezzana, che sostiene la parte mediana ded’albero di mezzana. Vedi 13 ; fig. 62. Gli stralli fanno parte delle « manovre fisse » o « dormienti ». Vedi « stralletti ». Vele di strallo.- Vedi «vela». STRAORZARE, STRAORZATA. - Il rapido venire all’orza della nave, sia per incauto maneggio del timone, sia per l’azione di colpi di mare su di un lato della poppa quando si naviga fuggendo il tempo (vedi « orzare » e « fuggire il tempo »). In quest’ultima andatura, le straorzate possono aver luogo anche quando il timoniere è abile e diligente, perchè l’effetto del timone è scarso. La voce alambardata che taluni usano in luogo di straorzata non è da usarsi perchè francesismo (embnrdèe). STRAPPARSI. — Dicesi delle vele quando si lacerano per forza di vento, e delle corde quando si spezzano. STRATEGIA NAVALE. - La scienza e l’arte di condurre la Guerra Marittima in relazione alla configurazione geografica e alle condizioni politiche dei mari dove essa deve svolgersi . STRATO. — Nuvola bassa uniforme-mente grigia, di forma imprecisa. Non produce pioggia. È una nebbia alta. Spesso si vedono delle nebbie che dopo aver stazionato qualche ora sul suolo, si elevano lentamente e diventano degli strati ; ed accade sovente di vedere dei brandelli di strati muoversi lungo i fianchi delle montagne. Il tempo grigio invernale è causato da strati che, quando l’aria è calma e il barometro alto, possono persistere durante lunghi periodi. Strato-cùmulo. - Si dà questo nome a delle nuvole basse a forma di grossi globi o di rotoli, di tinta oscura, che frequentemente, in partieolar modo in inverno, coprono tutto il cielo dandogli un aspetto ondulato ; sono talvolta abbastanza radi da lasciar che si veda l’azzurro del cielo nei loro intervalli. Si possono confondere con gli alto-cùmuli s ma il loro aspetto piuttosto regolare di globi o rotoli impedisce che si confondano con i nembi. STRETTO. — Braccio di mare compreso tra due terre, che mette in comunicazione due zone di mare. Vedi « regime degli stretti ». STRINGERE Stringere il vento. - Si dice che un veliero stringe il vento, quando dirige la prora in una direzione che formi con quella da cui spira il vento, il minimo angolo possibile che consenta ancora di far gonfiare le vele e di ottenere il movimento della nave in avanti. Oltrepassando tale direzione limite, cioè avvicinando ancora la prora al vento, le vele sbatterebbero, si gon-fierebbero in senso opposto, il bastimento si fermerebbe e poi andrebbe indietro. Evidentemente l’ampiezza dell’angolo suddetto dipende dalla disposizione delle vele ; per ottenere che esso sia minimo occorre dare la massima inclinazione alla velatura. I velieri a vele quadre inclinano i pennoni fino a che questi, dalla parte opposta al vento, tocchino le sàrtie degli alberi, cioè, come si dice in lingua marinaresca, li braceiano di punta ; ed aprono ancora un poco le vele dal lato del vento tirando quelle corde che si chiamano boline. Perciò l’andatura dei velieri a vele quadre in queste condizioni, si dice andatura di bolina (vedi « bracciare » e «bolina»). Tali velieri riescono così a navigare in una direzione che fa con quella del vento un angolo di circa sessantasette gradi, ossia di sei quarte, e perciò si dice che essi stringono il vento a sei quarte. Vedi « quarta ». I velieri a vele di taglio (vele latine o vele auriche), grazie alla possibilità di disporre le vele quasi parallelamente