ATT - 31 - AVA ATTREZZATURA. - L’insieme delle vele, cordami, catene e tutti gli accessori dell’alberatura d’una nave e delle sue ancore. L’arte di attrezzare. AUSTRALE. — Lo stesso che meridionale. Usato comunemente nelle espressioni « emisfero australe », « oceano atlantico australe » ecct. AUSTRO. — Lo stesso che « Ostro» ; equivale a Sud e Mezzogiorno. Ma sono voci usate solo nel linguaggio della poesia. AUTOCLAVE. — Si da questo nome a delle porte di forma ellittica a chiusura stagna, che si trovano in alcune paratie delle navi. AUTOFORZAMENTO. - Il procedimento con cui la moderna metallurgia costruisce i cannoni (vedi « cannone *). AUTONOMIA.. — L’attitudine di una nave a compiere lunghe navigazioni senza rifornirsi di combustibile, viveri ed acqua dolce. Per una nave a propulsione meccanica, l’autonomia si rappresenta in cifre con la misura in miglia marine del massimo percorso che essa può compiere con le sole provviste di bordo. La velocità oraria da impiegare per ottenere quel massimo percorso dicesi velocità economica (vedi « velocità »). È evidente che per un bastimento a vela la misura della sua autonomia si può esprimere soltanto con un numero di giorni : le giornate di viveri e di acqua potabile che esso può portare come provvista. AUTORITÀ MARITTIMA. - Con questa espressione si designa il Capo dei servizii amministrativi, legali e disciplinari della Marina Mercantile in un dato luogo, quindi ognuno degli Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di Porto che comandano le Direzioni Marittime, le Capitanerie e gli Uffici di Porto. Le autorità della Marina Militare preposte ai Comandi di Dipartimenti e Comandi Marittimi si designffino col titolo generico di Autorità Militari Marittime, AVAMPORTO. — In alcuni grandi porti si dà questo nome allo specchio d’acqua meno riparato che precede i bacini interni. AVANTI. — Questa parola, comunemente adoperata nel suo significato ovvio, serve pure a designare, specialmente nella pratica della costruzione navale, ciò che sta a proravia della sezione maestra della nave. Si usa abbreviarla con la sigla AV. AVARÌA. — Qualunque danno sofferto dalla nave e dal carico e qualunque spesa straordinaria ed impreveduta, fatta per la nave e pel carico unitamente o separatamente, dopo la caricazione e la partenza fino al ritorno ed alla discarica. Bisogna distinguere : L’Avaria comune o generale o grossa, che è qualunque spesa straordinaria fatta, e qualsiasi danno sofferto volontariamente per il bene e la salvezza della nave e del carico, i quali perciò debbono sopportarli in comune. La spesa ed il danno debbono essere conseguenza d’uua determinazione liberamente presa dal Capitano, sicché ove dipendessero da caso fortuito o forza maggiore, non costituirebbero un’avaria comune. L’Avaria particolare o semplice che è il danno subito, o la spesa fatta per la sola nave o per il solo carico, dipendenti da caso fortuito o forza maggiore e non da un volontario sacrifìcio compiuto per la salvezza comune. Tale avaria resta a carico del solo proprietario delle cose danneggiate. Azione d’avaria. 11 procedimento col quale il proprietario della nave o del carico, domanda alle Società Assicuratrici il pagamento dell’indennità per i danni occorsi alle cose assicurate. Chirografo d’avaria. Nei casi d’avaria comune, così si chiama la scrittura con cui i proprietari delle cose danneggiate (nave e partite di carico), e quelli delle cose salvate, stabiliscono in ami- 3*