SCO - 323 - SCR presto quel movimento. Si dice pure incontrare. SCOPAMARE. — Vela di bel tempo, di forma rettangolare o triangolare, che i velieri a vele quadre aggiungono lateralmente e da ciascun lato alla vela di trinchetto. Fa parte di quelle vele di bel tempo il cui complesso si chiama forza di vele. SCOPERTA o SCOVERTA Servizio di scoperta. Il servizio d’avvistamento delle navi, fatto dai semàfori e dalle stazioni costiere di vedetta. Segnali e telegrammi di scoperta. - Quelli relativi al servizio suddetto. SCORTA. — Il servizio di protezione ad un convoglio di navi amiche, e quello di sorveglianza su navi catturate, disimpegnati da navi da guerra. SCOSTARE. — Nella manovra delle imbarcazioni a remi od a vela, questo verbo significa allontanarsi da una banchina o da una scala a cui si è affiancati. Si dice pure largare. Scosta ! - La voce di comando con la quale si ordina di allontanare la prua di una imbarcazione, dalla banchina o dalla scala. SCOTTA. - Ciascuna delle corde che servono a distendere le vele al vento, tirando verso poppa i loro angoli inferiori ( « bugne »). Il lavoro che compiono le scotte è designato col verbo bordare, bordar le vele. Ogni vela di taglio, latina od aurica, avendo un solo angolo inferiore da distendersi verso poppa, ha una sola scotta. Ogni vela quadra ha due scotto, una per lato. Le due scotte di ognuna delle vele quadre superiori (gabbie, velacci e controvelacci) portano gli angoli della propria vela fino a toccare le due estremità del pennone sottostante (vedi 8 ; 14 ; 17 ; fig. 61). Quando tali vele superiori sono bordate, non occorre più toccare le loro scotte, anche se, mutando la direzione del vento, fosse necessario cambiare l’inclinazione delle vele rispetto alla chiglia, perchè in tal caso tutti i pennoni si fanno muovere parallelamente. Le scotte delle vele quadre maggiori e più basse (maestra e trinchetto) vanno direttamente sul ponte di coperta dove vengono tirate e poi legate ai parapetti (murate) della nave. Ne consegue che, contrariamente a quanto si è detto per le vele quadre superiori, le scotte delle basse vele devono essere maneggiate quando per il mutar del vento, occorra cambiare l’inclinazione dell’intera velatura. In altri termini, muovendo tutti i pennoni, bisognerà disporre parallelamente ad essi i lati inferiori delle basse vele che, come si è detto, sono legati mediante le scotte a dei punti fissi cioè ai fianchi del bastimento. Per far ciò occorre allascare le scotte delle basse vele dalla parte del vento e tirare verso prua i due angoli inferiori di dette vele da quel lato mediante quello corde che si chiamano mure (vedi «mura») (vedi fig. 61 ; 5 = scotta ; 4 = mura). Scotte di rovescio. - Nei velieri a vele quadre così si chiamano le due scotte di sopravento delle basse vele (maestra e trinchetto) quando sono allascate, ed in cambio son tesate le mure. SCÓVOLO. — Spazzola cilindrica che, inastata, serve a pulire l'anima di un cannone. SCRIVANO. — Qualifica che lo Stato conferisce con apposito certificato a quei giovani che, dopo aver conseguito in un Istituto Nautico il diploma di Capitano marittimo, compiuti trenta mesi di navigazione come semplici marinai su nave mercantile, e superato un apposito esame teorico-pratico presso un/i Capitaneria di porto, sono riconosciuti , idonei ad imbarcare in qualità d’Ufficiali sulle navi da commercio. Il nome deriva dal lavoro di scritturazione e contabilità delle merci a cui, in passato, si dedicava una persona di bordo che prendeva appunto il