28 contrario. Due altri Coniìglieri, cioè Marino Morofini, e Niccolò Barba-rigo fi avvifarono di minorargli la pena pecuniaria, riducendola a fole lire 500. Marco Soranzo, e Zaccaria Contarini nè dell’ una , nè dell’ altra iéntenza contenti, propofero, che non per un’anno, ma per due il do-vefs’ efcludere dai pubblici impieghi, e non in duecento, ma in mille ducati condannare. E finalmente li tre Capi del Configlio de’ Quaranta Gia-copo Bragadino, Luca Cara vello, ed Angelo Menzino aiTentirono al parer del Doge , e del Coniìglier Grade-nigo quanto ila alla pecuniaria del li Ducati 200. ma vollero, che gli ri-manefle 1’ adito aperto agl’ interni , ed eilerni carichi , togliendolo fol-tanto dalla Proveditoria di Candia, alla qual’era eletto ; e quella fu la condanna, che, rigettate le altre, fu Ritorna ¿a[ voti dei Senato approvata . Ri- Coman- » <. t • rr dante in I-mas eBlx dunque m Venezia, me-ftria * nando vita privata, come pochi an-Pola* ni prima gli era convenuto fare per le difgrazie de’congiunti. Nè pareva dopo quello finiitro, poterne fpe-rar rifai to, come a ragione fen era potu- t 29 potuto luiingare 1’ altra volta per la propria innocenza . Perchè per un canto i favj Cittadini non poteano preftar favore a trafcorfo di tal fatta; e per l’altro ai grandi della Città, che acremente invidiato aveano il fuo credito, fembrava , eifere flato troppo lieve il caftigo . Nondimeno non andò molto , che anche da quefto abbafsamento di fortuna il riebbe ; e ciò avvenne appunto per la qualità , e mitezza del caftigo , pel quale , fe venne privato della Proveditoria di Candia , non gli fu tolta però la facoltà di eifere in altri pubblici impieghi adoperato , e per l’eftimazione infìeme, nella quale, a riferva di que’pochi fuoinimi*-ci, era per altro dall’ univerfale tenuto . In fatti , facendofi in quel tempo dal prefatto Re Lodovico d’ Ungheria nuovi apparati di guerra in Dalmazia, e maffime nelle vicinanze dell’ Iftria , e ftabilendofi dal Senato di deputare tre Cittadini alla difefa dell’ ultima di quelle pro-vincie, cadde l’elezione in tre Patrizi ■> che per avventura gli erano mirabilmente propeniì, Pietro Zane,