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acque territoriali, di catturare le navi sorprese in flagrante violazione delle norme di diritto di guerra e «li altro convenzioni stabilite e notificate. Tale diritto sussiste pure in un caso di guerra non dichiarata, e precisamente nel blocco pacifico. Le violazioni che danno luogo alla preda sono :
  «) - La ribellione all’esercizio del diritto di visita (vedi «diritto di visita *) ;
  b)	- L’irregolarità, la mancanza o distruzione delle carte di bordo (vedi « carte di bordo ») ;
  c)	- Un fondato dubbio sulla nazionalità neutrale della nave;
  </) - La violazione di blocco (vedi « blocco marittimo ») ;
  e) - 11 trasporto di contrabbando di guerra (vedi «contrabbando»).
  Il diritto di preda non include il di- I ritto di confisca : nei casi di violazione ì di un blocco pacifico, le navi predate I per tale motivo non possono essere confiscate, ma vanno restituite ai loro proprietari dopo tolto il blocco. In tempo di guerra i belligeranti non pos- | sono confiscare le navi ed i carichi j predat i se le prede non sono riconosciti- ; te legittime da un apposito giudizio. ! Il Codice italiano affida tale giudizio ! ad una speciale Commissione delle prede da istituirsi con Decreto Reale, j presieduta da un alto Magistrato, e composta di un Ammiraglio e di altri funzionari appartenenti ad uffici competenti nella materia. Negli altri Stati i il giudizio è pure affidato a speciali ' tribunali (o corti, o consigli, o eominis- ' sioni) variamente costituiti.
  l’er eliminare poi le cause di dissidi, i che su tale argomento possono facilmente sorgere tra gli Stati, fu deliberata (nella Conferenza dell’Aja del
1	!»07) l’istituzione di una Corte Internazionale delle prede, competente a giudicare sui ricorsi contro le deci-sioni dei tribunali nazionali, e com- ' posta di giudici nominati dalle potenze contraenti.
  Il giudizio per la legittimità delle prede non ha luogo nel caso di nave da guerra catturata da navi mercantili o corsare : la preda è senz’altro considerata legittima (vedi «corsa»).
  Diritto di visita. - In tempo di guerra, il diritto che hanno le navi da guerra dei belligeranti, di fermare e visitare le navi mercantili di ogni bandiera, allo scopo di determinare con certezza la nazionalità e di eseguire al loro bordo tutti gli accertamenti ammessi dal diritto di guerra. Questi accertamenti hanno anche per oggetto il carico e le persone imbarcate sotto qualsiasi titolo.
  L’esercizio del diritto di visita non è consentito nelle acque territoriali di uno Stato neutrale. Inoltre sono esenti da visita le navi neutrali che navigano scortate da navi da guerra battenti la loro bandiera : in questo caso la dichiarazione del Comandante militare basta a giustificare la bandiera ed il carico delle navi scortate.
  La nave da guerra che vuol visitare una nave mercantile, la invita con una cannonata in bianco a fer-màrsi e ad alzare la propria bandiera ; una seconda intimazione può essere fatta con un colpo a palla tirato in modo che il proietto cada in acqua dinanzi alla prora della nave. So dopo questa intimazione la nave mercantile non ubbidisce, essa può essere colpita e catturata.
  La visita viene compiuta da un Ufficiale armato a cui compete il diritto di esaminare le carte di bordo ed i documenti ; in caso di sospetto sul carico e sulle persone imbarcate, egli ha il diritto di procedere ai necessari accertameli. Quando risulta un motivo legittimo. la nave è catturata (vedi «diritto di preda », a preda », « corsa » e
*	pirateria »).
  In tempo di pace le navi da guerra hanno i! diritto .li visita sulle navi mercantili della propria nazione, sia iu alto mare, «ia in porto estero quando