72 re giulivo per aver sì bene efeguita quefta , eh’ era la più importante delle commiifioni del Senato . L’ armata , nondimeno , avea bifogno di ripofo , e la condurte all’ Ifo-la d’ Ifchia ivi vicina , dove , in cafo di bifogno, poteva eifer da Napoli foccorfo di vettovaglia, ed ifeo-prire iniieme i legni nemici, o provenienti da Genova , o che partendo dalla Romania , paifaifero il Faro di Meifina. Ivi meifo piè a terra , portoifi col feguito degli altri Comandanti alla Chiei'a principale dell’Ifola a porger divoti ringrazia, menti a Dio Signore, ed ebbe cura indi poi di riconofcere gli onorati diportamenti de’ fuoi , diftribuendo loro , a mifura del dimoftrato valore, il bottino, date indi alle fiamme quattro delle prefe galee , ridotte già incapaci di refirtere al mare , racconciò prettamente le più sdrufei-te tra le lue, e dopo quattro giorni, fciolfe di là, e ripaifato lo foretto, corteggiò lungo il Regno di Napoli dalla parte dell’Adriatico, e diè fondo adOttranto, donde fpedì Lio- nar- 75 nardo Dandolo Sopracomito, il più pronto , a Venezia per recarne la faufta nuova alla patria con quattro galee , e la Capitana nimica col Fie-fco, e gli altri Signori Genove/i , e trecentocinquantaquattro altri prigioni, ricercando dal Senato, con fuo difpaccio, ulterior’iftruzioniperii rimanente della campagna. Ma fino a tantocchè nuovi coman- J*unct°er di gli arrivaifero , meditava di prò- Scrupa. fittare dell’ ottenuta vittoria , rivo-gliendo nell’animo l’ardito difegno d’andari a prefentar fotto Genova , avendo intefo , che giunte colà le quattro fuggitive galee con la nuova della disfatta della fquadra , e della prigionia del Fiefco, deporto, a tumulto di popolo , il Campofregofo Doge di quella Repubblica, ed inalzato in luo luogo Antonio Adorno, era quella capitale in univerfal terrore, efcompiglio. E nobile, e grande pareva anche ai Proveditori il progetto, mafembrava loro, che la pic-ciolezza dell’armata, che di fole dieci galee era allora comporta , non corrifponderte alla grandezza dell’im- pre-