SCR - 324 - SEG titolo di « scrivano ». Ed infatti, tuttora, sui piccoli velieri e piroscafi mercantili, aventi oltre il Comandante (capitano o padrone) un solo Ufficiale, questi viene generalmente chiamato « scrivano ». SCROCIÀRE. — Sulle navi a vele quadre, scrociàre un pennone significa levarlo dalla sua posizione' normale (ossia, in croce, perpendicolare all’albero) e metterlo in coperta. È parola di uso comune perchè sovente occorre, col cattivo tempo, serrare le vele più alte (velacci e controvelacci) e portarle giù insieme ai loro pennoni (scrociàre velacci e contro) per diminuire il tormento dell’alberatura. SCUDO. — Nelle artiglierie sistemate sui ponti scoperti, prende questo nome una piastra di corazza leggiera, posta trasversalmente alla parte posteriore del cannone, in modo da proteggere i serventi ed i congegni di punteria. SCUFFIA. — Il capovolgimento di una nave od imbarcazione. Fare scuffia. - Dicesi di nave od imbarcazione che si capovolga. SCUOLA. — La Marina Militare forma gli specialisti delle varie categorie in apposite scuole che risiedono nei principali porti militari. Scuola Cannonieri e Telemetristi. Scuola Nocchieri e Segnalatori. Scuola Torpedinieri. Scuola Meccanici. Scuola Radiotelegrafisti. SECCA. — Sopraelevazione del fondo del mare che costituisce impedimento e pericolo per la navigazione. SECCAGNA. — Estensione di « secche ». SECCATOIO. — Arnese che si usa sulle navi, dopo il lavaggio dei ponti, per avviare l’acqua residua ai canali di scolo (ombrinali). E un piccolo rettangolo di legno a cni, lungo uno dei lati maggiori, è inserita una lamina di guttaperca. Inastato ad un bastone, vien passato con forza sul ponte in modo da scacciare l’acqua con la lamina di gomma. SECCO A secco di vele. - Si dice di un veliero che in un fortunale abbia perduto tutte le vele. Una nave in tali condizioni non ha altra risorsa che quella di affidarsi ad un’ancora galleggiante. Vedi « ancora ». Andare in secco. - Lo stesso che « incagliare ». Tirare in secco od a secco un galleggiante. - Portarla all’asciutto su di una spiaggia o su d’uno scalo d’alaggio, per riparare o pulire la carena. Vedi « scalo d’alaggio ». SECONDA COMANDATA. — Vedi « comandata » e « guardia ». SECONDO CAPO. - V edi « capo ». SEGNALARE e SEGNALAZIONE. - Lo stabilire una comunicazione tra le navi, o tra queste e la costa, mediante dei sistemi convenzionali ottici od acustici. I principali sistemi di segnalazione sono i seguenti : Con bandiera a mano per piccole distanze. - S’impiega l’alfabeto telegrafico Morse. I punti si fanno muovendo la bandiera orizzontalmente in alto oppure verticalmente dal basso verso l’alto ; le linee, muovendola verticalmente dall’alto in basso od orizzontalmente in basso. Con gruppi di bandiere. - Si alzano ad un albero della nave, successivamente, dei gruppi di due, tre o quattro di quelle bandiere a cui accenniamo alla voce « bandiera da segnale », legate l’una sotto l’altra. Ad ogni gruppo corrisponde una parola od una frase che è specificata in quegli appositi cifrari che si chiamano Codici dei Segnali. Di lontananza con segnali incolori. - In luogo dei gruppi di bandiere, si alzano successivamente le combinazioni che si possono formare con tre oggetti tinti di nero, aventi rispettivamente le forme di un cdindro, di una sfera e di un cono. Ogni combinazione di queste figure geometriche rappresenta