PAR - 249 - PAS PARATA. - In parata. - Nella Marina Militare, con questa locuzione si designa lo schieramento degli equipaggi pel saluto alla voce (vedi « saluto »). Sulle navi veliere all’ancora, l’equipaggio si schierava parte in piedi sui pennoni e lungo l’albero di bompresso (tutti i gabbieri), ed il rimanente alla periferia dei ponti scoperti (casse-retto, cassero e castello) ; quando le navi erano in navigazione, coloro che avrebbero dovuto andare sui pennoni si disponevano sulle sartie. Questa parata sulle alberature si chiamava la parata a riva. Sulle navi da guerra moderne lo schieramento in parata ha luogo sulle parti più elevate : coffe e ponti scoperti. PARÀTI. — Grosse travi squadrate di quercia che fanno parte dell’intelaiatura che ricopre il piano inclinato degli scali per la costruzione delle navi. Sono i pezzi disposti trasversalmente all’asse dello scalo (vedi « scalo »). PARATÌA. — Ciascuno dei tramezzi verticali, in legno o lamiera metallica, che suddividono gli spazii interni delle navi. Paratìe stagne. - Paratìe metalliche, trasversali o longitudinali, impermeabili all’acqua nelle commessure, che si elevano dal fondo della nave fino al disopra del piano di galleggiamento, formando i cosiddetti compartimenti stagni (vedi « compartimento »). Paratìa di collisione. - Nelle navi in ferro od in acciaio, in prossimità della prora, si pone, in luogo di un quinto, una paratìa verticale che attraversa lo spazio interno dello scafo da un fianco all’altro. Ha lo scopo di rinforzare la struttura di quella parte estrema della nave e prende il nome suindicato. Lo spazio compreso tra la paratìa di collisione e l’estrema prora si chiama gavone o scafetto di prora. Le navi mercantili in ferro, generalmente, oltre la paratìa di collisione, hanno due paratìe stagne che racchiudono l’apparato motore. Le grandi navi hanno oltre le suddette paratìe, delle altre che suddividono lo spazio interno in vari compartimenti. È evidente che tutte le paratìe sono degli ottimi mezzi di rinforzo della struttura dello scafo. Paratìa dragante. - Vedi «arcaccia » e « dragante ». PARI. — Vedi «guardia». PARLATO. — Nella Marina così si chiama per brevità il nodo parlato, (vedi fig. 14). Fare un parlato, legare con un parlato. PARROCCHETTO. — Nei velieri a vele quadre prende questo nome la vela quadra che sta immediatamente al di sopra della vela maggiore e più bassa dell’albero di trinchetto. Il suo pennone chiamasi pennone di parrocchetto. Il parrocchetto è una delle gabbie, ed, analogamente alla gabbia propriamente detta, può essere doppio. In tal caso i due pennoni e le loro vele prendono i nomi di basso parrocchetto e parrocchetto volante (vedi « gabbia » e B. alla fig. 61). Albero di parrocchetto. - Vedi « albero ». PASSAGGIO Passaggio al meridiano. - Così si chiama l’istante in cui un astro, nel suo movimento apparente diurno, traversa il piano del nostro meridiano. Poiché nel loro percorso apparente gli astri fanno il giro completo della sfera celeste, essi traversano due volte il nostro meridiano : una volta il semimeridiano superiore (quello che contiene il nostro Zenit) ed una volta il semimeridiano inferiore (vedi « meridiano». Il passaggio al semimeridiano superiore dicesi pure più brevemente passaggio superiore, quello al semimeridiano inferiore, passaggio inferiore. Dei due passaggi, noi vediamo sol-