3°4 prefentazione lo ftato felice in cui fi ritrovava all’ ora la Repubblica ragguagliando, come Trevigi validamente tute’ora fi forteneva contro le armi Ungare, e Padovane : come Ne-ftore Manfredi fpedito da Bernabò Vifconti , era con mille cento lan-cie, e due mila Fanti alle porte di Genova: che per opera di Carlo Zeno , l’amico Imperador di Cortanti, nopoli Calojanni , era già rimeifo in trono, e nuovamente deporto Andronico ; per il che pativano i Ge-novefi anche in Pera rtrettiifimo af-fedio : che Lodovico Re d’ Unga-ria , il più tremendo tra gli Alea-ti, altronde diftratto, inclinava fen-za più badare ad aifirtere i Genovefi, alla pace: il Duca d’Auftria, ed il Patriarca d’Aquileja non ifpedir più foccorfi agli Amici; ed il Pontefice , il Duca di Ferrara, quello di Mantova , e gli altri Principi d’Italia , tutti morti ormai a compaifione dei Veneziani, maneggiar/! per il loro ri-forgimento ; e con tale racconto /incero , diftratti in altre idee diverfe da quelle che covavano, diè loro il modo , ed il tempo di riconofcere al- quan- \quanto l’errore, al quale sì commettevano; e mitigato in parte il furore, impegnolli ad dilazionare nell’af-fedio fino alla deliberazione che a-vefle fat&a il Senato, a quale dei nominati Regni fifiaife la traslazione. Li tratenne con queita, pereifi, lu-iingiera immagine, fermi a podi, fe-guendo a far, che travagliaifero con gli ufati fpari il Doria nel Monifte-ro , faldo egli fempre nelle rifolute protette di non abbandonare giammai l’incominciata, e bene incamminata intraprefa, efclamando, che più tofto volea lafciarii tagliare a pezzi, e morir con onore, che ritirar/i vergo-gnofamente da Chioggia, e andar/I a porre volontariamente in prigione a Venezia a morirvi di fame, iinchè il pubblicò il rifoluto Decretto della continuazione dell’ Aifedio . Fiaccoifi all’ ora 1’ orgoglio de’ Capi inquieti, e delle genti ammutinate, nè fi udirono più le prime voci ; ed ufando Vettore della grande autorità , che da tante imprefe s’era acquiftata, e dell’ amore, che gli portavano .• forti finalmente con l’efempio, e le infi-nuazioni , di riftituire le cofe alla V cal-