BOA — 45 — BOC bono essere restituite ai proprietari dopo tolto il blocco. Il blocco di guerra consiste invece nell’assedio di porti e coste dello Stato nemico o da questi occupati, allo scopo d’impedire ogni comunicazione esterna. Il blocco, in ambedue le sue forine, affinchè sia giuridicamente valido e quindi obbligatorio, dev’essere effettivo, ossia mantenuto da una forza navale sufficiente ad impedire l’accesso alla zona bloccata, e dev’esseTe dichiarato ossia reso noto agli Stati neutrali (dichiarazione o notificazione di blocco). Le navi mercantili nemiche e quelle di bandiera neutrale, sorprese nel tentativo di attraversare la zona bloccata, sono catturate e confiscate. I carichi sono pure confiscati, quand.o non risulti che al momento in cui le merci furono imbarcate, i caricatori non conoscevano l’intenzione di violare il blocco. Vedi « diritto di confisca » e « diritto di preda». BOA : Boa d’ormeggio. - Si dà questo nome a delle casse galleggianti cilindriche o quadrangolari, solidamente ormeggiate al fondo del mare con catene e grosse ancore, oppure con pesanti massi di calcestruzzo o con dischi di ghisa fissati al fondo. Si collocano nei porti e nelle rade per l’ormeggio delle navi, che all’uopo devono semplicemente amina-nigliare una catena o legare una gomena all’anello impernato superiormente alla boa, evitando così la manovra delle proprie ancore. Boa da segnale. - Si dà questo nome alle boe che si usano per indicare le secche ed i bassi fondi, delimitare i canali navigabili ed i passi difficili, segnare l’entrate dei porti, ecc. Nelle regiorni dove le fitte nebbie sono frequenti, queste boe portano talvolta delle campane che suonano per le oscillazioni causate dalle onde del mare. Boa luminosa. - La boa da segnale su cui è sistemato un fanale elettrico, che le consente, di adempiere il suo ufficio anche di notte tempo. Boa. telefonica. - Piccolo galleggiante che i sommergibili, stando sul fondo del mare, possono inviare alla superficie per portarvi gli estremi d’un circuito telefonico. In tal guisa è possibile la comunicazione tra i sommergibili ed i galleggianti che si trovano sul mare, al di sopra di essi. BOCCA : Bocca d’un cannone. - L’apertura anteriore, dalla quale viene espulso il proiettile. Bocca da fuoco. - Designazione generica delle artiglierie. Bocca di lupo. - Il nodo scorsoio più semplice che si fa girando su sè stesso il doppino d’una corda. Vedi « doppino ». Bocca di rancio o di granchio. - Prendono questo nome alcune piastre metalliche, generalmente in ottone, im-pemate alla periferia dei ponti delle navi, nei luoghi dove può occorrere distendere o far passare delle corde, per tonneggio, ormeggio od altri usi. Servono per dare a queste un passaggio comodo e di minore attrito. Sono opportunamente sagomate affinchè le corde non ne escano, e talvolta sono munite di rulli per vieppiù diminuire l’attrito. La voce « bocca » è usata pure per designare l’entrata di un porto, di un canale o lo stretto passaggio tra due terre. Si usa pure al plurale: Bocche di Bonifacio, di Capri, di Cattaro. BOCCALINO. — Breve pezzo di tubo di ottone leggermente tronco-conico, che, all’estremità più larga, porta una flangia a vite. Innestato ai tubi di tela per la mandata dell’acqua, serve a formare il getto ed a dirigerlo convenientemente per le lavande e per spegnere gli incendi. BOCCAPORTO. — Ciascuna delle aperture quadrangolari, praticate nei ponti